lunedì 11 settembre 2023

Lettura della sera .. Nel peccato Di Tiziana V. Paciola

   

Ciao,

Tiziana vuole condividere il suo libro con voi... per questo ho deciso di suddividerlo in capitoli e  creare la lettura della sera... spero sia una bella sorpresa per voi :)

Buona Lettura e...


 

CAPITOLO 1

 

L’invito

 

«Buongiorno suor Palmira», salutò allegramente scorgendo la suorina china su di uno scatolone che pareva volerla inghiottire.

La suora, nel sentire lo scampanellio che la avvertiva dell’ingresso di un visitatore, si era sollevata e nel riconoscerla l’aveva accolta con un sorriso, «Oh, signorina Ludovica, che piacere rivederla», l’attirò a sé con fare cospiratore, «Sa che aveva proprio ragione su quel romanzo che mi ha consigliato la scorsa settimana? Una storia d’amore travolgente!», gli occhi sognanti accompagnarono l’affermazione, «L’ho terminato in soli tre giorni, sa? Adesso deve proprio consigliarmene un altro», poi le si avvicinò all’orecchio, «Ma mi raccomando, non lo dica a nessuno, non starebbe bene per una suora fantasticare su storie simili!».

Ludovica le sorrise indulgente, «Stia tranquilla suor Palmira, sarà il nostro segreto» e fece il segno di cucirsi le labbra, «Anche se sono certa che a nessuno verrebbe mai in mente di accusarla di un qualche peccato per aver letto dei romanzi rosa».

Le fece segno di zittirsi, «Oh, Don Ettore, hai visto chi è tornata a trovarci?», e si affrettò a ritornare allo scatolone da cui stava estraendo delle confezioni con le statuine della Madonna.

Lui si avvicinò tendendole la mano, «Mi dispiace di averla costretta a tornare, ma vorrei ordinare alcune copie dei testi dedicati agli evangelisti che mi ha proposto la scorsa volta, avrei potuto concludere per telefono ma preferisco effettuare gli ordini con il catalogo in mano e chiederle direttamente delle eventuali informazioni aggiuntive».

«Nessun problema, ne ho approfittato per fare un bel giro in centro, mi piace molto camminare».

«Perfetto. Venga allora, non ci impiegheremo molto», le assicurò facendole strada verso il proprio ufficio.

 

Appena rientrata nell’area vendite, con la valigetta ancora aperta tra le mani, suor Palmira la bloccò porgendole un piatto con una fetta di torta, «Aspetti a scappare via, deve assaggiare questa», le intimò.

Accettò il piattino posando la valigetta e i cataloghi su uno scaffale, «La ringrazio, l’ha fatta lei?», l’aspetto era invitante e in ogni caso non avrebbe rifiutato l’offerta di suor Palmira.

«Certo, ogni anno la preparo apposta per il suo compleanno», e indicò il prete rimasto alle sue spalle.

«Oh, compie gli anni? Auguri», disse rivolgendosi direttamente verso il festeggiato.

Sollevò la mano per grattarsi il sopracciglio destro, un gesto dettato dall’imbarazzo che non era mai stato in grado di domare, «La ringrazio, suor Palmira non se lo scorda mai e io mi lascio coccolare dai suoi manicaretti, impossibile resisterle».

«Ci credo, l’aspetto è ottimo», confermò affondando la forchetta.

«E anche il sapore, glielo assicuro. Ma prego, si accomodi, non vorrà mangiarla in piedi», le consigliò indicandole una delle panche a disposizione della clientela.

Si accomodò e tra un boccone e l’altro azzardò, «E posso anche chiederle quanti anni compie, o sarebbe ritenuta una domanda fuori luogo?».

Ridacchiò, «Non è disdicevole invecchiare neppure per i preti! In ogni caso ne compio quaranta».

«Tondi?» e mimò il gesto con la forchetta per aria.

«Già».

«Allora dovrà festeggiare. Ammesso che i preti festeggino», si affrettò ad aggiungere dubbiosa.

«Confermo, infatti amici e parenti mi aspettano stasera per mangiare, bere e spegnere le candeline».

«Bene, le rinnovo i miei auguri allora», aveva terminato la sua abbondante porzione di crostata con pere e cioccolato e si era alzata per restituire il piatto alla suora.

Lui l’aveva intercettata e, preso il piattino, le chiese «Se non ha altro da fare potrebbe unirsi ai festeggiamenti», pareva impacciato dall’ardire dimostrato.

Rimase interdetta e quasi ricadde sulla panca, «Oh».

«Mi scusi, era solo un’idea, mi era parsa incuriosita, non volevo metterla in imbarazzo, credevo che magari le avrebbe fatto piacere trascorrere una serata in allegria».

«No, no. Non mi ha messa in imbarazzo, è solo che non conosco nessuno e magari sarei fuori posto», si sentiva colta del tutto alla sprovvista.

«Conosce me. E i miei amici sono molto accoglienti, sanno essere chiassosi, ma riescono a mettere gli ospiti a loro agio», si era sentito in dovere di insistere.

«Non saprei proprio…».

«Ma certo! Forse ha già un impegno e un invito così all’ultimo minuto non è proprio opportuno», affermò accomodante.

Scrollò il capo, «Nessun impegno precedente».

«Allora mi dia il suo indirizzo, passo a prenderla alle otto».

«Passa a prendermi?», la situazione le sembrava sempre più surreale, eppure lui la stava proponendo con tale noncuranza...

«Le conviene, le assicuro che non troverebbe la strada del ristorante nemmeno con i cani da caccia. Hanno prenotato in una trattoria in mezzo a una montagna che risulta sconosciuta perfino a google maps», affermò mentre gli affiorava alle labbra un sorrisetto sarcastico.

Era sempre più spiazzata, ma decise di assecondarlo. Scrisse l’indirizzo sul retro di un suo bigliettino da visita e glielo porse salutandolo.

Percorrendo le vie del centro per raggiungere il parcheggio si rese conto dell’assurdità della situazione: aveva davvero accettato un appuntamento con un prete? “Ma va’ scema, non è un vero appuntamento! E glielo sto dicendo, ma non mi dà retta. Voi due fate silenzio, che ho già abbastanza confusione in testa. Non metterti strane idee in mente, ti ha invitato solo perché quella tua aria triste gli ha fatto pena. Per una volta ha ragione, si vede lontano un miglio che sei sull’orlo di una grave crisi depressiva. Ok basta voi due”.

E mentre zittiva le voci insistenti e fastidiose che le ronzavano nella testa, si rese conto di essere uscita dal negozio senza salutare suor Palmira, e senza ringraziarla per la torta, “La prossima volta che la rivedo le faccio i complimenti, era proprio buona. La prossima volta?! Stai già pensando a tornare in quel posto? Occhio Ludo, è un prete, te ne sei accorta?”. Si diede una pacca sulla fronte e riprese il pieno possesso dei propri pensieri.


 


3 commenti:

  1. Complimenti, ben scritto e, soprattutto, intrigante.

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  2. Bell'inizio. Mi associo alla valutazione di Roberto Roganti. (Giorgio Infantino).

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  3. le uscite previste sono lunedì. martedì e giovedì ... buona lettura :)

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