mercoledì 28 maggio 2025

AperiChiacchiera con... Ilaria Vecchietti parleremo della pietra filosofale. (1)

  


 

Ciao,

un argomento interessante e che sono sicura piacerà a molti.

 

MC – Dove ci troviamo per l’aperitivo?

I – Buongiorno a tutto il blog 😊 Oggi andiamo a berci un caffè a Milano in piazza Duomo?

 

MC – Che bello, è un po’ che non vado a Milano.

I – Allora ho scelto il luogo giusto 😉 (certo)

 

MC – Cosa è la pietra filosofale e a quando risale e, soprattutto, chi è il primo a parlarne?

I – La pietra filosofale è un catalizzatore, quindi non fatevi ingannare dal nome “pietra”, potrebbe essere qualsiasi cosa.

Il concetto nasce dall’elaborazione di alcune teorie dell’alchimista musulmano Ἀbū Mūsā Jābir ibn Ḥayyān al-Ἀzdī, latinizzato in Geber. Le teorie elaborate dagli Arabi si diffusero poi in Europa e la Pietra Filosofale venne associata a Cristo o anche al famoso Sacro Graal.

 

MC – Spiegaci cosa è un “catalizzatore” e a cosa serve o servirebbe.

I – Un catalizzatore è “qualcosa” che provoca l’aumento o la diminuzione dell’energia di attivazione di una reazione chimica.

 

MC – So che veniva chiamata anche la pietra dei filosofi, perché?

I – Perché gli alchimisti erano anche filosofi.

 

MC –   Cosa sarebbe il triplo potere che si pensa che abbia?

I – Si dice che la Pietra Filosofale abbia tre poteri:

-          dare l’immortalità;

-          dare l'onniscienza;

-          Dare la capacità di trasmutare in oro i metalli.

 

MC – Perché era studiata dagli alchimisti e chi sono gli alchimisti?

I – L'alchimia è uno studio filosofico esoterico, basato su alcune scienze come chimica, fisica, astrologia, metallurgia e medicina. (Nella prossima chiacchierata approfondiremo un po’ alcune di queste cose, per cui preparati ; ) )

 

Non vedo l’ora 😊

 

MC – C’è stato un periodo in cui era più conosciuta di altri?

I – Penso che sia stato durante il Medioevo quando si espanse di più il concetto.

 

MC – Come mai proprio in questo periodo che spesso viene denominato “età buia”?

I – L’età buia o secoli bui è un’espressione cognata da Petrarca per sottolineare gli aspetti negativi di quell’era storia, e contrapposto al periodo di luce precedente e poi successivo.

Oggi però gli studiosi non condividono più il concetto, proprio perché ha un’accezione negativa, considerandolo fondamentale per ad esempio lo sviluppo dell'arte e della cultura occidentale

 

MC – Perché il Medio Evo era considerato un periodo buio e quanto è durato?

I – Il Medioevo (o Medio Evo) è convenzionalmente situato dal 476 d.C., con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, e il 1492, con la scoperta delle Americhe da parte di Cristofero Colombo.

Come detto, è stato considerato un periodo buio per gli aspetti negativi, le varie guerre e tumulti.

Questo vale per il Medioevo occidentale; per altre aree geografiche la datazione è diversa: Medioevo giapponese (1185-1333); Medioevo cinese (220-589); Medioevo indiano (1206-1707).

 

MC – Come si diventava “alchimisti”?

I – Si diventava alchimista studiando varie scienze: chimica, fisica, astrologia, metallurgia e medicina.

 

MC – per questa sera mi fermo qui con le domande ma... preparati per il prossimo aperitivo J

Buona serata

I – Va benissimo!

MC – Grazie e... non siate timidi nel fare le domande.

                               Buona lettura 😊


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