lunedì 18 settembre 2023

Lettura della sera .. Nel peccato Di Tiziana V. Paciola (4)

   

https://mariacristinabuoso.blogspot.com/2023/09/lettura-della-sera-nel-peccato-di_0777295044.html 


CAPITOLO 5


Religione

 

«Non sono Cattolica. Ho ricevuto un buon numero di Sacramenti, ma solo per volere della mia famiglia, sono ferventi religiosi e io sono da sempre considerata la pecora nera della situazione».

«Hai un altro Credo?».

«No, ho mantenuto una certa libertà di pensiero, accetto il buono che viene proposto dalle varie religioni, ma non ne seguo nessuna. Credo in un’Energia Universale e tanto basta alla mia sfera spirituale per sentirsi allineata con il resto del mondo».

«Mi sembri più equilibrata di molti ferventi religiosi che conosco».

«Mi sento solo in pace con me stessa, e questo mi consente di evitare conflitti con gli altri, la religione ti chiude la mente».

«Quindi ai tuoi occhi io sarei un uomo normale?».

«Ammetto che le mie radici cattoliche si sono irritate e offese all’idea che potessi andare a letto con un suo rappresentante, ma alla fine… cos’avresti di diverso da altri uomini?», accompagnò lo sguardo allusivo a una carezza audace che lo costrinse a trattenere il fiato.

Si sistemò sui cuscini con gli occhi chiusi a godere di quel massaggio gradito e inatteso, «Non mi sentivo così vivo da non so quanto tempo!».

Le spuntò un sorriso soddisfatto e al sentirlo gemere gli montò sopra.

 

Erano rimasti avvinghiati l’uno all’altra, incapaci di addormentarsi e con una voglia prorompente di continuare nell’attività soddisfacente in cui si erano trattenuti per l’intero pomeriggio.

Lui alternava baci sulla testa a carezze lungo tutta la schiena e lei era intenzionata a fare scorta di coccole e attenzioni.

«Hai avuto molti uomini?».

«Questa fa parte di quelle domande a cui si preferisce non rispondere, oppure a cui si risponde con una menzogna per evitare di ferire chi l’ha posta».

«Il ragionamento non fa una piega, ma vorrei comunque saperlo», non avrebbe ammesso ad alta voce che sperava di sentirsi dire di no, che aveva condotto vita di clausura, che raramente aveva ceduto alla lussuria.

«Ne ho avuto un buon numero, nessuno degno di nota. Se non erano dei disagiati, pretendevano una badante piuttosto che una compagna, oppure ho incrociato la strada di un paio di prepotenti, o quelli che per storia seria intendevano una durata media di un paio di settimane…, non ne ho trovato uno in grado di destare a lungo il mio interesse e alla fine ho rinunciato, sto bene da sola e non devo dipendere dagli umori di nessuno. E tu?», già nel porgli la domanda se ne disse pentita, e se lui avesse ammesso di trovare eccitante circuire le donne che gli gravitavano attorno? Forse la tonaca risultava un’attrattiva stimolante al pari di altre divise. Avrebbe preferito non ascoltare una risposta simile e socchiuse gli occhi per attutire l’eventuale colpo.

Parve imbarazzato, «Io… non ho più avuto una donna da quando sono entrato in seminario. Ho preso i voti molto seriamente e sono stato anche aiutato».

«In che senso?».

«Beh, hai visto con chi lavoro? Direi che suor Palmira e le sue consorelle non ispirano pensieri peccaminosi», attese di sentirla ridere, «a parte gli scherzi, non sono mai caduto in tentazione… fino a quando sei apparsa tu».

«Vuoi farmi sentire in colpa per averti indotto al peccato?», era seriamente preoccupata che lui l’accusasse di essere la colpevole della situazione.

Una carezza rassicurante sui capelli, «Volevo solo dirti che mi hai fatto provare sensazioni sconosciute, che non sono paragonabili a quanto ho sperimentato con altre donne prima di decidere di rinunciare a loro. Dovrei incolparti di avermi fatto vibrare come mai accaduto in tutta una vita?!».


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