Jimmie Dale, Stati Uniti, 1922 / Frank L. Packard
Degno epigono di un eroe romantico che ha il suo primo e più famoso esponente nell'inglese Robin Hood, Jimmie Dale è un giovane dell'aristocrazia newyorkese, figlio di un noto costruttore di casseforti, che decide di diventare ladro e scassinatore non tanto per il proprio tornaconto, quanto per mettersi all'ideale servizio di vittime di soprusi e ingiustizie varie, che per una ragione o per l'altra non sono in grado di reagire.
Gli ingredienti sono in tutto e per tutto quelli dell'Edgar Wallace dei romanzi che hanno come protagonisti Il mago, Maschera Bianca e I Quattro Giusti, e d'altronde in quegli stessi anni possiamo assistere alla creazione di personaggi analoghi, come il Jimmy Valentine di O. Henry, il Blackshirt di Bruce Graeme, il Rafflcs di E.W. Hornung, l'Hamillon Cleek di Thomas W. Hanshew e lo stesso Simon Templar di Leslie Charteris.
Protagonista solamente di tre romanzi e di due raccolte di racconti, Jimmie Dale agisce sotto le differenti spoglie di Larry il pipistrello, di Smarlimghue e del Sigillo Grigio ed è circondato da numerosi caratteristi, per lo più appartenenti al variopinto mondo della malavita.
Ma Frank L. Packard dosa e utilizza questi ingredienti con una gustosa malizia, un garbo maturo e una limpidezza narrativa che solo raramente Edgar Wallace e lo stesso Gaston Leroux, che è poi in fondo il vero padre di questa variante del genere giallo, riescono a raggiungere.
Jimmie Dale è stato protagonista di un serial cinematografico statunitense nel 1926.
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