Ciao,
Siamo ancora in compagnia di Ilaria Vecchietti per continuare a parlare della Mitologia Greca.
MC - Ma prima di iniziare dimmi dove vuoi che ci sediamo per questa nuova chiacchierata e che aperitivo ci offri.
Ilaria – Visto che parleremo anche della mitologia romana, direi che il posto più indicato sia Roma e vi offro un calice di vino dei Castelli Romani. (Buono, grazie J magari con un piatto di affettati?)
Ovvio! Ho già fame,
ahahah! (anche io :) )
MC - Ti va di parlarmi del monte Olimpo?
I – Il monte Olimpo è la montagna più alta della Grecia, situato tra la Tessaglia e la Macedonia.
Per gli antichi greci, sulla vetta c’era la casa delle divinità, denominate appunto Olimpi…. E senza il loro permesso non si poteva raggiungerlo, infatti Bellerofonte fece una brutta fine cercando di sfidarli.
La loro casa fu costruita su commissione di Zeus da Efesto, il dio / fabbro.
Si immaginavano porticati e giardini lussureggianti, con profumi di fiori, nessun vento e il cielo sempre terso.
Il palazzo di Zeus era d’oro e nella grande sala del trono si radunava il Concilio degli Dei.
Intorno le altre case delle divinità, ma nonostante questo c’erano Dei che abitavano altrove: Ade, Dio della morte e signore dell’Oltretomba abitava negli Inferi, spesso appunto chiamati Ade; Poseidone aveva un palazzo d’oro e perle nelle profondità degli abissi; Efesto stesso abitava dentro a un vulcano (spesso lo si identifica con l’Etna), nonché sua officina.
MC – Come mai si pensava vivesse nell’Etna?
I – Visto che i greci identificavano ogni cosa della natura per un qualche volere delle divinità, dovevano spiegare anche il “comportamento” del vulcano.
Il mito dice Zeus ed Efesto litigarono, e quest’ultimo venne cacciato dall’Olimpo, in maniera molto brusca. Finì su un’isola e causò una grande buca in una montagna.
Ecco come nacque l’Etna (e sarà per questo che nella mitologia romana lo si chiama appunto Vulcano)… e perché erutta? Naturalmente perché Efesto ne fece la sua officina 😉
Come spesso accade però ci sono vari miti, e quindi un altro che motiva l’eruzione è che nelle viscere nel vulcano sia imprigionato il mostro Tifone, confinato da Zeus dopo averlo sfidato.
MC – Si ha una idea di quando sono comparsi i primi Dei nell’Olimpo e tra gli umani?
I – I greci credevano che ogni cosa fosse governata dalle divinità, quindi per la mitologia sono comparsi prima gli Dei, come ho spiegato nelle interviste precedenti, con tutta la guerra contro i Titani.
Il mito più popolare in merito la nascita degli uomini riguarda Prometeo.
Figlio del Titano Giapeto e dell’Oceanina Climene, non partecipando alla Titanomachia non fu rinchiuso nel Tartaro, ma poté restare libero sulla terra fino anche all’Olimpo.
Zeus stesso gli diede il compito di creare l’uomo, plasmando il fango e animandolo con il fuoco divino. Inoltre gli diede tante “buone qualità” grazie al dono degli Dei, come ad esempio l’intelligenza da Atena… a quel punto Zeus iniziò a temere l’uomo e pensò di distruggerli.
Succede che, siccome al momento gli uomini potevano presenziare ai banchetti delle divinità, fu portato un bue: metà spettava a Zeus e metà agli uomini.
Prometeo aveva il compito della divisione, e si vendicò, forse per la sorte capitata ai Titani.
Con uno stratagemma riservò la parte migliore agli uomini e le ossa a Zeus.
Quando però il signore dell’Olimpo lo scoprì portò via il fuoco agli uomini.
Prometeo però, che nutriva un certo affetto per le sue creature, rubò il fuoco divino di Zeus donandolo agli uomini… solo che non si poteva ingannare il padre degli Dei.
Così Prometeo ebbe una grossa punizione: venne inchiodato a una delle vette più alte e impervie del Caucaso e costretto a subire il supplizio da parte di un’aquila, animale sacro a Zeus, la quale di giorno gli divorava il fegato, mentre di notte gli ricresceva… così da continuare all’infinto la sofferenza.
Dopo però trent'anni fu liberato da Eracle che uccise l'aquila e lo liberò, e Zeus gli concesse anche di ritornare sull’Olimpo.
Se volete vi parlo anche del mito della nascita della prima donna… (certo J, magari nella prossima chiacchierata)
Volentieri!
MC – Tra i vari Dei ci sono quelli che sono diventati umani e viceversa?
I – Allora di Dei divenuti uomini, e quindi mortali, non ne conosco.
Invece di uomini divenuti immortali ci sono molti casi, uno su tutti ve ne ho già parlato con il mito di Eracle, ma non è il solo.
Uno dei primi che mi viene in mente è Arianna, figlia del re Minosse di Creta. Viene citata con il mito di Teseo e il Minotauro… beh la storia del Minotauro penso che la conosciate tutti, altrimenti ve ne parlo.
Comunque il Minotauro venne ucciso da Teseo e riuscì a uscire dal labirinto grazie al famoso “filo d’Arianna”.
Compiuta l’impresa Teseo e Arianna lasciarono Creta… ma poi l’eroe l’abbandonò sull’isola di Nasso. Il perché? Alcuni dicono che sia stato costretto dal Dio Dioniso.
Quale sia il motivo dell’abbandono, Dioniso sposò Arianna e la rese immortale.
Ci sono anche altre conclusioni di questo mito, ma infelici, quindi io preferisco ricordare questa 😉
MC – Secondo te, oltre a quelli che difendono gli uomini ci sono anche quelli che li puniscono?
I – Come detto prima, per i greci ogni aspetto della vita accadeva per il volere di qualche divinità, anche solo per punizione o capriccio o vendetta. Le divinità erano molto vendicative!
Ad esempio le calamità naturali succedevano sempre per colpa di qualche divinità, o anche le epidemie.
Ci sono anche divinità “cattive”, come Eris, Dea della Discordia, che ebbe un ruolo… diciamo importante all’inizio dell’Iliade. Oppure le Erinni, personificazione della vendetta.
Per ogni cosa c’era lo zampino degli Dei😉
MC – Se dovessi fare un paragone tra i Dei greci e quelli romani, puoi parlarci di quelli che si assomigliano?
I – La mitologia romana è stata molto influenzata da quella greca (e anche da quella etrusca naturalmente); se quindi parliamo di quella arcaica ci sono anche poche fonti in merito, miti principali come quello di Romolo e Remo o come l’arrivo di Enea (Eneide). Dopodiché la mitologia greca ha preso il sopravvento, quindi il pantheon romano rispecchia quello greco, cambiando solo i nomi.
Abbiamo quindi:
Zeus = Giove;
Ade = Plutone (curiosità: per i romani era anche il Dio delle ricchezze della terra, quindi considerato la divinità più ricca);
Poseidone = Nettuno;
Era = Giunone;
Demetra = Cerere;
Estia = Vesta;
Afrodite = Venere;
Atena = Minerva;
Efesto = Vulcano;
Ares = Marte;
Apollo = Apollo (sì, è l’unico che rimane uguale);
Artemide = Diana;
Ermes = Mercurio;
Dioniso = Bacco
Vi lascio anche un’altra curiosità: Ares / Marte e Atena / Minerva sono entrambi divinità della guerra, solo che Ares rappresentava l’aspetto brutale e aggressivo, Atena invece quello delle strategie e tattiche.
Per i greci Atena era la guerra “buona”, invece per i romani era Marte la guerra “buona”.
MC – visto che abbiamo introdotto la mitologia romana, ti va se dopo aver parlato di quella greca parliamo poi di quella romana?
I – Certamente, avviso che non sono ferrata come per quella greca, ma quel che so ve lo racconto volentieri 😊
Grazie ancora tanto per questa intervista.
Buona lettura!
MC - Alla prossima e grazie J
Grazie ancora tantissimo!
RispondiEliminainteressante come sempre :)
RispondiEliminaormai sei diventata un appuntamento fisso :)
RispondiEliminaè sempre un piacere leggerti :)
RispondiEliminaalla prossima :)
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