“Frangenti” di Federico Soldicino (Self, 2024)
Federico Soldicino è un uomo di montagna, eppure ama il mare, e nella vastità dell'Oceano trova la quintessenza di questa dimensione. E' l'infinito che racchiude i significati della vita, la “metafora
del tuffo nell’ignoto”. E con i suoi versi proprio questo fa: tuffarsi nel profondo della vita,
scandagliare, valutare i pro e i contro, per poi risalire in superficie con consapevolezza rinnovata. Mostrandoci i tesori degli abissi in chiuse rivelatrici.
La silloge “Frangenti” si ispira alle onde del mare, ipnotiche, potenti, in moto perpetuo.
Suddivisa in quindici capitoli, segue un percorso di crescita analizzando le varie sfaccettature
della vita. Parte dagli Opposti, le Paure, Trappole e Zone d'ombra, per sfociare nelle Emozioni,
nella Bellezza, fino all'Amore e alla Felicità. Ogni tema viene introdotto da un pensiero in prosa,
che già ci inserisce nell'argomento e ci invita alla riflessione. Seguono una manciata di poesie in
tema, spesso di breve durata, ma di forte significato.
Queste poesie sono in realtà pensieri, meditazioni, che ci rivelano una personalità matura, di chi dalla
vita ha imparato le sue lezioni. Il linguaggio è semplice, ma d'effetto, a volte arricchito da rime e assonanze, un poetare chiaro e lineare che ci invita a interrogarci sul senso della vita, sull'amore,
sulle complicanze ma anche gioie che siamo chiamati ad affrontare. Una raccolta per chi ha ancora
voglia di imparare e di farsi domande, per chi non veste l'arroganza del considerarsi arrivato.
Le mie preferite: “Testamento” e “Guardo avanti”.
Citazioni:
“Leggerezza”: ...Leggerezza. /Ali da indossare all’occorrenza e nelle giuste dosi, /perché la vita è una,/ il resto son pensieri.
“Noi”: Nel Noi ci stiamo in molti, / forse tutti… / tutti, tranne Solitudine.
“Il tempo che passa”: ...mentre la fiamma traballa e si consuma. Così è il nostro tempo che passa. Non ci resta che uno sguardo intorno, e uno attento allo stoppino.
Nessun commento:
Posta un commento