Margherita mix ... Intervista a Maria Teresa De Donato che ci parla del suo libro "Anelli Mancanti - Capire chi siamo attraverso la vita di coloro che ci hanno preceduti"
Ciao,
oggi siamo in compagnia di Maria Teresa
che ci parla del suo libro
MC – Ti va di raccontare qualcosa di te ai lettori?
MT: Ciao Maria Cristina e grazie per questa opportunità di presentare una delle mie pubblicazioni ai tuoi lettori. Per coloro che non mi conoscessero ancora, sono nata a Roma, ma da 30 anni vivo negli USA. Sin da bambina ho avuto una grande passione per la lettura e la scrittura, passioni che ho coltivato negli anni prima attraverso studi accademici in giornalismo e scrittura creativa fino a laurearmi negli USA in Fotogiornalismo e poi collaborando con riviste e giornali americani e europei attraverso la pubblicazione di articoli di varia natura, poesie, oltre a saggi e romanzi.
Per quanto riguarda le altre mie attività, sono anche Dottoressa in Salute Olistica, quindi, Naturopata e Omeopata.
Anelli Mancanti è il romanzo autobiografico-storico-genealogico di cui vorrei parlarvi oggi.
MC - Non ti sei fatta mancare nulla. Perché hai il Fotogiornalismo per laurearti?
M – Avevo già studiato giornalismo in Italia presso La Scuola Superiore di Giornalismo “Accademia”. Facendo delle ricerche online una volta arrivata negli USA, mi sono imbattuta in questo corso di laurea che al tempo ho visto non solo come possibilità di laurearmi in giornalismo, ma anche come un modo per continuare a migliorare il mio inglese. Il fatto che questo corso accademico includesse anche la fotografia l’ho trovato particolarmente interessante.
MC – Cosa ti ha portato a diventare D.ssa in Salute Olistica, Naturopatia e Omeopatia?
M – La mia veduta olistica della Vita, dell’Uomo e della Salute. La medicina ‘allopatica’ – quella occidentale, tanto per intenderci – ha i suoi pregi, ma anche tanti limiti in quanto, in linea generale, vede l’essere umano come un semplice insieme di organi e funzioni... come se ogni organo e ogni funzione fosse indipendente da tutto il resto, cosa che, come ben evidenziano altri sistemi medici molto più antichi quali, ad esempio l’Ayurveda, che vanta circa 3500 anni, e la Medicina Tradizionale Cinese, che ne vanta circa 2500, non corrisponde a realtà. Ogni organo è ‘collegato’ e in perenne comunicazione con tutti gli altri e per avere uno stato di salute ottimale occorre che mente, corpo e spirito/psiche siano in equilibrio tra loro. Per curare e guarire, quindi, occorre prendere in considerazione l’Essere nella sua interezza, totalità, complessità, unicità.
Le scienze olistiche mi hanno permesso di approfondire queste tematiche e di applicarle non solo nella mia vita, ma anche di trametterle agli altri.
MC – Come hai avuto l’idea per questo libro. Perché hai scelto questo titolo?
M – L’idea di Anelli Mancanti è arrivata agli inizi del 1999 in seguito ad una “family reunion” cui ero stata invitata, proprio qui negli USA, da una mia amica americana. La sua famiglia aveva, infatti, organizzato questo evento cui avrebbero partecipato fratelli, sorelle, nipoti e zii provenienti da altri Stati negli USA. Per l’occasione sarebbero venuti tutti in Texas dove viviamo. Fui ben lieta, quindi, di andare e di conoscere il resto della sua famiglia. (deve essere stato un incontro interessante) (Sì, lo è stato.)
Finito il pranzo, una sua zia venne a sedersi accanto a me sul divano e mi raccontò che lei e suo marito erano appena rientrati da un viaggio che avevano fatto in Irlanda, Paese che erano andati a visitare per conoscere dei parenti con cui erano entrati in contatto attraverso delle ricerche genealogiche. Mi mostrò il kit che aveva preparato e tutta la documentazione e le informazioni che aveva trovato.
Io rimasi talmente affascinata da questo suo lavoro di ricerca che quando tornai a casa mi dissi: “Teresa, tu devi fare qualcosa di simile!”
Iniziò tutto da lì.
MC – Quanto è stata impegnativa la fase pre-romanzo e di ricerca?
M – Per la stesura di questo libro ho impiegato circa 20 anni anche perché per molto tempo non la vidi come la possibilità di realizzare un romanzo, ma lo concepii più come un passatempo. La sua stesura ha richiesto circa il 70% del tempo per le ricerche, storiche e genealogiche, ed il rimanente 30% per la scrittura.
MC - Perché hai scelto questo titolo?
M - Ho scelto questo titolo perché ero alla ricerca degli Anelli Mancanti, ossia non solo di nomi e date, ma anche e soprattutto delle ragioni che avevano potuto spingere i miei avi ad emigrare al nord e dall’oriente per approdare in quel territorio conosciuto da secoli come “Italia”. Sin dall’inizio, ho infatti concepito questo lavoro non come la semplice ricostruzione genealogica dei miei rami materno e paterno, ma, cosa più importante, come una vera e propria ricostruzione storica di personaggi e di eventi.
Il mio più grande desiderio è, quindi, che il lettore si identifichi nel romanzo e non lo concepisca solo come la mia storia, ma comprenda che la vita di ognuno di noi è importante perché contribuisce alla creazione della “nostra Storia” – come Italiani e come Europei – a prescindere dall’avere avuto avi nobili, borghesi, contadini, allevatori o altro.
MC – Se dopo aver letto il tuo libro, qualcuno volesse intraprendere una ricerca genealogica famigliare, quali consigli daresti per iniziare e cosa fare o non fare ecc...?
M – Ognuno ha i suoi propri modi di lavorare e di condurre le ricerche. Per quanto mi riguarda, prima ho iniziato a scrivere tutto quello che ricordavo della mia famiglia, così da avere anche un’idea del materiale che già avevo a disposizione e di quello che, mancando, avrei dovuto ricercare. Una volta finito quel lavoro – che poi man mano integravo con nuove informazioni che trovavo o di cui venivo a conoscenza – ho iniziato le ricerche online. Il fatto di parlare fluentemente varie lingue mi ha facilitato nel contattare varie biblioteche in tutta Europa ed anche negli USA. Ho trovato una grande disponibilità in tutti, cosa di cui sono molto grata e felice.
MC – Durante la ricerca cosa ti ha stupito di più e cosa non ti aspettavi?
M – Ho scoperto molte cose interessanti circa alcuni miei avi – che non rivelo per non togliere il gusto ai nostri lettori di acquistare e leggere il libro. Tuttavia la cosa che mi ha più sorpresa è stato il fatto di scoprire un lato di me che non conoscevo o che comunque non era emerso così chiaramente: l’amore e la passione per la ricerca storica e per quella genealogica.
MC – Hai fatto leggere il tuo libro in anteprima a qualche familiare e se sì, quale è stata la sua/loro reazione?
M – Sì e ne sono stati molto felici.
MC – Se dovessi riportare qui sotto qualche riga del tuo libro, quale sceglieresti e perché?
M – Sceglierei le parole riportate in parte della Introduzione perché non solo danno un’idea del mio stile, ma soprattutto aiutano il lettore a comprendere lo spirito che ha animato la stesura di questo mio romanzo ed eventualmente a immedesimarsi in persone e situazioni, magari venendone anche ispirati...
“È incredibile come con il passare degli anni e l’avanzare in maturità i ricordi si colorino di nuovi e più profondi significati e tanti particolari, reputati fino a quel momento forse insignificanti e quasi sfuggiti alla mente, riappaiano nel nostro vissuto acquistando un’importanza ed un valore sino ad allora inimmaginabili. Sto pensando a quanto siano state ricche la mia infanzia e la mia adoloscenza e quelle dei miei fratelli. Per anni ho pensato di essere cresciuta in una semplice famiglia della media borghesia senza grandi possibilità economiche ed in cui i miei genitori, tra i tanti sacrifici e le molteplici rinunce, hanno fatto l’impossibile per non farci mancare nulla, malgrado non navigassimo certamente nell’oro. ...” (Dalla Introduzione, p. 19, De Donato, 2019)
MC – So che i lettori hanno apprezzato molto questo tuo romanzo, cosa ti hanno detto o scritto dopo averlo letto?
M - Sono felicissima che questo mio libro stia piacendo molto e che l’aggettivo più utilizzato dai lettori per descriverlo sia proprio “affascinante”. Ringrazio tutti di cuore e invito anche i tuoi lettori ad acquistarlo e a leggerlo.
MC – Dove si può trovare, se qualcuno lo volesse leggere?
M – È disponibile in italiano e in inglese nei seguenti formati: cartaceo, Kindle/eBook e Kindle Illimitato (KU).
MC – Cosa avresti voluto che ti chiedessi?
M – Null’altro. Credo che le tue domande siano state sufficienti per presentare questo mio libro e dare un’idea circa il suo contenuto. Chi desiderasse avere maggiori informazioni per decidere se acquistarlo o meno può ricercare le varie recensioni che ho ricevuto e pubblicato sul mio Blog e andarsi a guardare le interviste che ho rilasciato su YouTube.
MC – Grazie per questa chiacchierata e per averci fatto conoscere un po’ meglio il tuo romanzo.
Alla prossima.
M – Grazie a te per l’invito.
SINOSSI:
Può la vita dei nostri antenati aiutarci a capire meglio chi siamo e dove stiamo andando? L’Autrice Maria Teresa De Donato crede di sì. Attraverso una dettagliata ricerca genealogica ed una profonda analisi della personalità e dei comportamenti di coloro che l’hanno preceduta, l’autrice esamina attentamente la storia e come questa ha forgiato la vita dei suoi avi ed, infine, della sua famiglia. Dal tempo delle invasioni barbariche ad oggi, viaggiando nel Medioevo e focalizzandosi soprattutto sui secoli XVIII e XIX riporta in maniera accurata tutti i maggiori eventi che hanno caratterizzato l’Europa nel corso della storia, con speciale riferimento alla Casa di Svevia da cui ha origine il suo ramo paterno, le probabili origini greche del suo ramo materno e gli effetti che la Prima e la Seconda Guerra Mondiale hanno avuto sulla sua famiglia, ad iniziare da sua madre e suo padre. La sua infinita gratitudine per l’amore che ha ricevuto, per le lezioni imparate, per la straordinaria ricchezza in termini di tradizioni familiari e di eredità culturale che le è stata tramandata sono tutti fattori che contraddistinguono questo suo romanzo autobiografico insieme all’accurata descrizione di attività, eventi e di un tempo cui milioni di persone guardano con nostalgia.“Ne esce un quadro bellissimo di persone e di situazioni che ripercorre tutto il novecento italiano, sia di paese che metropolitano, dando uno spaccato di una realtà che pochi ricordano.” (dalla Prefazione del Dr. Edmondo Marra)
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