lunedì 24 febbraio 2025

Margherita Mix ... ELISA AVERNA che ci parla di “InOpera”.

 

Ciao,

    questa sera siamo in compagnia di Elisa che ci parlerà del suo ultimo progetto. Vi lascio qui sotto il link di una bella intervista che le ho fatto un po’ di tempo fa.

https://mcbuoso.wordpress.com/2021/10/06/elisa-averna/

 

MC –  Ti va di presentarti raccontando, brevemente, qualcosa di te?

 

 

Elisa - Ho una lieve inclinazione all’onniscienza divina, ma purtroppo sono solo una bipede in continua evoluzione. La mia “personalità multipotenziale” è talmente variegata che a volte mi confonde pure: una riunione interna di personalità che non riesce mai a mettersi d’accordo su quale strada prendere. Ma questo è il bello! Amo mettermi alla prova e, fortunatamente, le mie passioni sono ancora più numerose delle mie rughe. Scrittura, musica, archeologia, fisica quantistica, filosofia … e pure la creatività manuale sino i miei interessi principali. La scrittura è il filo conduttore che unisce tutte le mie passioni, perché mi permette di argomentarne. Un tempo danzavo, ma quella è una parte sepolta, a differenza dei miei calzini spaiati.

Lo stoicismo è il mio faro, ma ammetto che in pratica sono più epicurea. Il mio “essere zen” crolla di fronte a un buon cioccolato vegano. E sì, sono una lettrice compulsiva: scrivo ovunque, anche sugli scontrini della spesa. Se perdessi la penna, probabilmente inventerei storie con il ketchup.

Sono una donna di molte facce, tutte in conflitto tra loro, ma fortunatamente con me stessa non mi annoio mai.

 

 

MC-   Parlaci di questo progetto, quando e come è nato?

 

Elisa - InOpera nasce nel 2024, frutto di un incontro che sembra quasi predestinato tra tre professionisti con percorsi complementari: un compositore, una librettista e una cantante lirica. Dopo anni da ghostwriter, editor e autrice, ho avvertito l’esigenza di unire finalmente la scrittura alla musica. Il primo passo è stato come song-ghost writer, ma il salto successivo a librettista è stato davvero un miracolo, il risultato di una combinazione di casualità, incontri preziosi e, non ultimo, di un sodalizio e di una grande ispirazione… Un lungo viaggio verso Saturno, nella continua ricerca di un linguaggio che superasse i confini e le distanze.

La nostra compagnia lirica contemporanea nasce dal desiderio di esplorare nuovi orizzonti musicali e testuali, dove ogni opera è frutto di un linguaggio musicale alternativo, ma sempre pensato per offrire un’esperienza immersiva e vivace al pubblico. Guardiamo al futuro con la convinzione che la musica possa dar voce a ciò che spesso rimane inespresso, creando connessioni profonde attraverso la sua universalità.  (Sembra tutto molto interessante)

 

 

MC –  Ti va di presentarci brevemente i tuoi colleghi?

Elisa  -  Ah, i miei colleghi… beh, dove cominciare? In questa meravigliosa giostra chiamata InOpera, siamo una squadra a dir poco esplosiva. C’è Emiliano, il “magocista” (musicista sarebbe troppo riduttivo per uno come lui) che è il mio contrappunto razionale. Mentre io mi faccio prendere dall’impulso e dalla frenesia, lui è sempre lì, pronto a mettere ordine nel caos con il suo approccio riflessivo e, sì, anche un po’ zen. Emiliano, compositore brillante e chitarrista di gran classe, ha una carriera che lo ha portato a suonare alla Carnegie Hall e a vincere premi prestigiosi.

Poi c’è Lisadora, il meraviglioso usignolo, la raffinata cantante lirica nonché la mediazione vivente tra me e Emiliano. Lei è la diplomatica del gruppo. Lisadora ha il dono di saper prendere un’idea impetuosa come la mia, abbinarla a una visione riflessiva come quella di Emiliano e, infine, darci la sua santa benedizione – perché poi è lei che deve cantare e convincere il pubblico che tutto ha senso! Non è un lavoro facile, ma lei lo fa con intelligenza e grazia. È una di quelle persone che può cantare in mondovisione alla presenza del Presidente della Repubblica e poi scendere a terra e discutere di filosofia e musica come se fosse la cosa più naturale del mondo. Diciamo che è l’unica che ci tiene entrambi a bada – e quando dice a me “aspetta”, mi conviene ascoltarla, o rischio di finire a creare un’opera intergalattica prima di pranzo. A Emiliano, invece, dire “aspetta” lo fa entrare in modalità riflessione geologica profonda, tipo “un momento, devo pensare a come la luce del sole influenza la vibrazione delle corde sulla mia chitarra…’ e passa il resto della giornata a scavare concetti!.

Per dirla in breve, io sono la tempesta che si scatena, Emiliano è l’oceano calmo e profondo e Lisadora è l’arbitro che cerca di evitare che ci schiantiamo a vicenda. Ma, hey, funziona alla grande! Se avessimo un manuale per il lavoro di squadra, sarebbe intitolato “Come non farsi esplodere a vicenda, 101”.

C’è da precisare, però, come direbbe il magocista che “in ognuno di noi tre c’è una Elisa, un Emiliano e una Lisadora, perché sono i tre archetipi della coscienza”. (Insomma siete un magnifico trio)

 

 

MC – Come funziona, nella pratica, il vostro progetto?

E –  Funziona come una sorta di triangolo equilatero, ma con un po’di caos creativo in mezzo. Ogni tanto, qualcuno di noi lancia un’idea – che può essere un desiderio, un sogno o un colpo di genio 😊 – e gli altri si lanciano in una discussione accesa per vedere se la cosa è possibile, folle o entrambe. Ogni volta, uno di noi diventa l’incarnazione del desiderio dell’altro, portando avanti l’idea con entusiasmo. Siamo democratici fino all’osso! Per quanto riguarda la prassi organizzativa, il processo è, diciamo, fluido: prima ci concentriamo sulla musica e sul testo, poi sulla ricerca del cast, la parte, forse, più difficile. In poche parole, si tratta di un mix di caos controllato, un po’ di magia e tanta, tanta passione! (sarebbe bello vedere il dietro le quinte J )

 

 

MC – Quale è stata la prima cosa che avete fatto insieme e quando?

E –  La performance del 2 novembre 2024 a Palazzo Cavallerini a Roma, ed è stata un’esperienza che potremmo definire... “intensa”. Come ogni inizio che si rispetti, non sono mancati gli imprevisti! Una cantante, per esempio, ha deciso di prendersi un’anticipazione della “pausa caffè” sotto forma di malattia proprio pochi giorni prima dello spettacolo. E non finisce qui: la nostra intenzione di portare un pianoforte in sala si è rivelata meno realistica dell’atterraggio di un ufo. Alla fine, tra un ritardo e un altro, siamo riusciti a incastrare tutto, come i pezzi di un puzzle che all’inizio sembrano impossibili, ma che alla fine si mettono miracolosamente al loro posto. Il risultato? Un viaggio sonoro che ha unito la musica di Emiliano e le opere di Michele Cossyro in un connubio perfetto. (un inizio con il botto... bene J )

 

 

MC -  Avete un  posto in particolare dove vi trovate?

 

E –  Il Pianeta Terra e la nostra fedele chat di WhatsApp, dove le idee volano più veloci della luce (o almeno della connessione internet). Abbiamo anche una base lunare per poter raggiungere Saturno in tempi più rapidi. Forse ci servirebbe anche un po’ di spazio extra per mettere tutti i nostri progetti... e qualche strumento musicale, ovviamente! (speravo che il posto fosse più vicino J )

 

MC –  Siete aperti anche ad altre collaborazioni oppure solo progetti vostri?

 

E – Siamo sicuramente aperti a collaborazioni con cantanti e musicisti, ma per le composizioni e i testi siamo come il cuoco che non lascia entrare nessuno in cucina! (Mai dire mai...)

 

MC – Che progetti avete per il futuro?

E -  Opere sempre inedite, dove mescoleremo generi musicali e visivi per far viaggiare il pubblico in mondi completamente nuovi. Ma attenzione, non posso svelare troppo, altrimenti rischiamo che i servizi segreti bussino alla porta per impedirmi di rivelare i nostri piani top secret! Tra l’altro, mi hanno già dato una scorta di moringa e maca per mantenere il ritmo... insomma, c’è qualcosa di intergalattico che bolle in pentola, ma fino a quando non avremo il nostro razzo pronto, non posso dire una parola! (allora ti aspetto per un’altra intervista a tema J )

 

MC – Cosa avresti voluto che ti chiedessi?

E - “Se fossi un supereroe, quale sarebbe il tuo superpotere?” La risposta? “La capacità di scrivere opere inedite mentre passo l’aspirapolvere e scivolo su una buccia di banana!”. Non sono un supereroe eppure lo faccio lo stesso! (posso avere anche io questo potere?)

 

Un enorme grazie Marica Cristina per averci dato (parlo anche a nome dei miei colleghi)  l’opportunità di presentare il nostro mondo.

È stato un piacere parlare con te.

Un saluto a tutti i lettori!

MC – Il piacere è stato mio. Lo sai che puoi venire a trovarci tutte le volte che vuoi e....

 

    Alla prossima.

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