giovedì 27 febbraio 2025

Libri: “Jack 44” di Stefano Ingegneri

 

      

Giusy Elle

“Jack 44” di Stefano Ingegneri (PAV Edizioni, Roma 2024)

 

“Jack 44” è il primo romanzo di Stefano Ingegneri, dopo un esordio di racconti. Una formula cara all'autore, tanto da riproporla in questo nuovo libro.

Opera di genere fantastico, ogni capitolo è una storia surreale, così come lo è l'intera struttura.

 In un oscuro pub, denominato il Club dei Gentiluomini, si ritrovano una serie di eleganti signori dalle insolite sembianze di animali. Passano le serate a ubriacarsi di storie raccontate da uomini in miniatura rinchiusi nelle bottiglie di whisky, ma sono molto esigenti, queste creature che di gentiluomo hanno ben poco, e nessuna bottiglia supera i loro test. Non prima della Jack 44, che si rivela essere decisamente speciale.

 L'ex ubriacone Edward, ormai privo di ogni memoria a seguito dell'ennesima sbornia, si ritrova miniaturizzato all'interno di una di queste bottiglie, obbligato a raccontare storie interessanti, per non essere giustiziato come chi fallisce. Da quel momento diviene lui stesso l'anima parlante del liquore, e il suo nome sarà appunto Jack 44.

Sebbene privo di memoria, sotto pressione riesce a imbastire delle storie, che fluiscono spontanee dal suo subconscio, incuriosendo i Gentiluomini.

 Di più, ne vogliono ancora, altrimenti si annoiano... E come un novello Sherazade, il nostro Jack 44 continua nell'ardua impresa. Ecco così che racconti, apparentemente slegati l'uno dall'altro, si rivelano punti di vista diversi di un'unica storia, che nel corso delle pagine prende lentamente forma.

 Su uno sfondo indefinito, dove la città non ha nome, i personaggi sono denominati con il loro ruolo e i dettagli spazio-temporali non hanno senso ma, anzi, vengono stravolti, ritroviamo a sorpresa le varie comparse. Ci si ritrova così a divorare il libro per vedere dove l'autore abbia intenzione di andare a parare.

 Mentre le storie si dipanano tra mondi paralleli (la realtà della prigionia e il Labirinto dell'aldilà), comprendiamo quanto il romanzo sia altamente simbolico. I racconti fantastici si tramutano infine in rapidissimi sogni fantasy, e la risoluzione si rivela nel finale, anche se non in forma esplicita.

 Molti i temi importanti che man mano emergono, primo tra tutti la necessità impellente del risveglio.

Jack 44 compie un viaggio iniziatico dal profondo dell'oblio (ben rappresentato dal fondo di una bottiglia), ha bagliori di verità, provenienti dal proprio inconscio e, attraverso un labirintico percorso, trova infine l'uscita per la liberazione.

 Nel suo viaggio, attraverso le storie scopre che tutti sono prigionieri a loro modo, chi subisce e chi comanda, le oscure entità ctonie come il Dio creatore. Perché tutto è Tonal, come spiegava il Don Juan di Castaneda, e solo il risveglio può spalancare l'unica porta della Verità.

 Il messaggio di speranza che traspare è infine quello della solidarietà. Ogni personaggio del romanzo risulta infatti importante per la liberazione di qualcun altro, attraverso uno spontaneo atto di gentilezza, per destino o casualità. E solo l'unione di tutti può portare alla vittoria finale.

 Ma forse questo è ciò che interpreto io, poiché in tutte le fiabe c'è molto di più, oppure soltanto quello che vi è narrato. In questo caso di Uomini Ombra e Giganti, di un vecchio pazzo con un grande libro e di una ragazza con una valigia, di una fatina con le ali e della musica che salva il mondo. Fate voi.

 In conclusione: “Jack 44” è un libro avvincente e ben scritto, che scorre veloce e invoglia alla lettura. Consigliato a chi ama il genere fantastico e fantasy, ma anche a chi apprezza i romanzi di formazione. Perché chiavi di lettura ce n'è per ognuno di noi.

 

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 ingegneri stefano - jack 44

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