Libri: Schegge di Parole di Maria Cristina Buoso

 Giusy Locatelli

Le parole di Maria Cristina Buoso, in queste sue poesie, sono proprio schegge impazzite. Una bomba che esplode e disperde nel foglio i suoi frammenti a destra e sinistra, tra maiuscole e minuscole, puntini di sospensione, asterischi e giochi di parole. Non c'è l'ordine della prosa né quella tipica della poesia, se non l'anarchia di un certo futurismo di inizio '900.

Questa la prima impressione che si ha di “Schegge di parole”, silloge contenente 38 brevi composizioni in versi dove le parole sono crude, immediate, senza filtri e puntano su una costruzione più estetica che di forma; queste poesie sono prima di tutto da guardare, nella loro originale composizione, sono un'immagine che già di per sé sa di arte.

I contenuti ovviamente ci sono e in questa multi disciplinarità troviamo argomenti molto vari: dall'amore alla politica, dai temi sociali, come mafia e guerra, all'introspezione dei propri sentimenti, fino alla musica.

Un libro che si legge veloce, ma che si rilegge volentieri con più attenzione, per tuffarsi nel significato di ogni parola che, come scheggia ben costruita, colpisce e fa centro, pur richiedendo analisi, spirito critico e introspezione, compito che la poesia da sempre rimbalza al suo interlocutore. Lo spazio vuoto lasciato da inutili orpelli descrittivi, deve essere colmato dal lettore che qui più che mai viene coinvolto nell'atto creativo dell'autore stesso. Sta all'utente finale ricostruire in concetti i quadri di parole ed è proprio qui che risiede il bello e l'originalità di questa silloge, nel dare forma e sostanza alle pennellate verbali di Maria Cristina e sentirsi tutt'uno con le sue schegge di parole.

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Giusy Locatelli (Collettivo La Penna d'Oca)