venerdì 20 ottobre 2023

John Silence


John Silence, Gran Bretagna, 1908 / Algernon Blackwood

A differenza del dottor Martin Hesselius di Joseph Sheridan Le Fanu e di mister Carnacki di William Hope Hodgson, protagonisti di "casi" che sconfinano nel mistero e nel terrore (ma che venivano sempre risolti e spiegati ricorrendo al razionalismo), John Silence, noto anche come l'investigatore dell'occulto, non razionalizza e non naturalizza mai.



Che si tratti di una casa infestata da un'entità malefica o di un caso di reincarnazione, di un'antica maledizione ancestrale o di misteriose sette demoniache, i "casi occulti" che di volta in volta affronta sono veramente tali, non solo all'apparenza ma anche nella sostanza. E non possono essere risolti ricorrendo alla scienza perché queste manifestazioni hanno origine in un diverso piano della realtà.



«Di fronte a ognuno di questi 'casi' specialissimi che come egli afferma sono 'disturbi fisici conseguenza di disturbi dello spirito' - hanno scritto De Turris e Fusco presentando una raccolta delle sue avventure pubblicata da Fanucci, - John Silence si presenta armato della sua dottrina di cognizioni tradizionali, di poteri interiori, di conoscenze più alte, combattendo le forze del Male con i mezzi più adatti a ogni occasione: esorcismi, evocazioni, ricorso a entità superiori, inespugnabilità mentale e spirituale, antichi rituali e così via. Insomma, l'apparato classico di quanti operano nel settore dell'occulto, del magico e del sovrannaturale, intesi nel senso superiore e meno dozzinale dei termini». 

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