sabato 24 dicembre 2022

La Magia Del Natale 2020 ... un incontro speciale.


Quest’anno le feste di Natale saranno un po’ tristi e solitarie, il motivo è questo maledetto Covid che ci mostra la nostra vulnerabilità e ci ha fatto capire che nessuno è immune al contagio.  Se fossimo stati tutti meno egoisti e più responsabili, forse adesso non saremmo stati investiti da questa ondata di dolore e di scelte inevitabili per la nostra sopravvivenza. Preferisco lasciare questi pensieri tristi al freddo della notte mentre cammino veloce per rientrare a casa dopo la messa di mezzanotte che è stata anticipata alle 20.00 per emergenza Covid.  

Che strano trovarsi in una chiesa semivuota mentre il prete parlava e ci benediva. Attorno a me il bianco della neve avvolge gli alberi e le case nel suo mantello di silenzio e le luci delle stelle si uniscono a quelle degli alberi addobbati più del solito per trasmetterci la gioia di questi giorni in cui non possiamo trovarci in tanti a festeggiarlo attorno ad una tavola piena di cibo e risate.

Rientro in casa infreddolita e sbatto i piedi per terra per togliere la neve dalle scarpe, metto il cappotto e la sciarpa vicino al termosifone per asciugarli e indosso dei caldi calzettoni colorati e un caldo pigiama in felpa,  mi avvolgo in  un cardigan colorato,  entro in salotto per accendere il mio  albero di Natale prima di andare in cucina e…..

…. Rimango a bocca aperta a fissare la figura che tranquilla è seduta in poltrona a sorseggiare una tazza enorme di cioccolata, il suo profumo mi solletica le narici e mi fa capire che non sto sognando. Rimango bloccata sulla soglia mentre lui mi sorride e mi porge un’altra tazza colorata con tanta panna sopra alla mia cioccolata calda.

-    Se non ricordo male a te piace così …

-   Ma tu sei…

- Babbo Natale.  – Mi sorride sornione. E’ enorme, a fatica riesce a stare seduto sulla mia poltrona preferita, una barba candida, lunga fino al pancione prominente, sembra abbia una vita propria quando si muove, il vestito è di un rosso rubino che riflette le luci dell’albero, sulla testa il berretto è un po’ spostato sulla sinistra.  – Sono come mi immaginavi da piccola?

- Si. – Mi esce una vocina che non riconosco e mentre mi avvicino vedo riflesso nella finestra il mio aspetto. Sono io all’età di circa 10 anni. Mi sento male, cosa sta succedendo?

- Non aver paura. Fra qualche ora tutto tornerà come sempre. Ma per adesso – mi prende la mano e mi attira vicino a lui per farmi sedere sulle sue ginocchia morbide e ampie – io e te ci faremo una chiacchierata. Sempre se ti va.

- Ma come è possibile… non capisco. – Non so se essere felice per quell’incontro o mettermi a gridare terrorizzata per la mia trasformazione.

- E’ la notte di Natale e tutto è possibile, compresi i desideri di una bambina.

- Non sono più una bambina.

- Lo so, ma quest’anno è un anno difficile per tutti, molti hanno perso il lavoro, altri i loro cari, altri se ne sono andati da soli come da soli hanno vissuto … invece di gioia e amore, in questi giorni c’è paura e disperazione e tanta solitudine.

- Continuo a non capire.

-  La Magia del Natale è anche questo – mi sorride – nel mondo la Magia si è incontrata con l’Energia Positiva e con i Sogni Dimenticati, in un posto della Fantasia che è ancora vivo nei bambini e in alcuni adulti che non sono mai riusciti a smettere di sognare. Insieme hanno deciso di regalare a chi crede nell’amore puro e non solo... la realizzazione di un desiderio dimenticato di quando si era bambini, così da salvare la Magia del Natale nei cuori di più persone possibile e restituire a chi lo desidera un momento di pura gioia da conservare nel cuore per quando ne avranno più bisogno.

 - Non so cosa dire...

 - Non devi dire nulla.  L’amore e la speranza che riceverete in questa notte speciale distribuiteli attorno a voi, non siate egoisti.

- E’ una cosa bellissima. Ma perché io?

-  Perché dentro di te c’è ancora la voglia di sognare e di sperare esattamente come quando eri bambina. –  e sotto alla barba si intravede un sorriso fare capolino.

- Me ne ricorderò domani?

- Questo dipende da te. Se credi che sia tutto reale, domani sarà vivo nei tuoi ricordi, se invece penserai ad un sogno …. Piano piano lo dimenticherai

-  Lo voglio ricordare, voglio ricordare ogni momento di questa notte in tua compagnia.

-  Brava  – mi accarezza la mano e mi guarda negli occhi –  cosa desideri più di tutto in questo momento?

 -  La pace nel mondo e che il Covid scompaia.

 - AHAHAHAHAHAH – La risata è bassa e profonda e tutto di lui si muove mentre ride senza freni – non  ho detto miracolo ma desiderio.

 - Pensavo che potessi …

 - Non ho la bacchetta di Harry Potter o di Merlino. Non sono attrezzato per i miracoli, mi dispiace. – Smette di ridere e mi osserva – Allora, quale è la prima cosa che vorresti veramente, ma per te, solo per te.

- Solo per me.  Ci sarebbero due o tre cosette che mi piacerebbe …

-  Quella che proprio sgambetta per arrivare per prima?

-  Oddio…… qualche anno fa non sarebbe stata tra i primi posti ma adesso invece ….vorrei trovare l’amore. Quello vero, quello in cui lasciarsi andare senza paura di venire feriti e che sai che quando hai bisogno di lui, lo avrai vicino. Niente fuochi d’artificio ma solo sincerità, affetto e solidità nel creare insieme una storia che sia solo nostra.

-  Per realizzarlo dovrai metterci qualcosa anche tu.

-  Cosa devo fare?

- Per prima cosa devi aprire il cuore, non avere paura di metterti in gioco e… per ricevere amore non devi aver paura di amare, amare, amare.

-  La vedo dura.

- No se io metterò nel tuo cuore un pizzico di speranza, tutto si realizzerà. Ma tu non dovrai   permettere alla tua paura di alzare i soliti muri.

- Ok.  – mentre parlo sento la mia voce che sta tornando normale – posso chiederti un’altra cosa?

   - Si.

  - Prima che tutto torni come prima e che tu te ne vada, possiamo fare un gioco insieme?

 - Quale gioco vuoi fare?

 -  Una partita a dama. Da bambina mi piaceva giocarci.

Con un gesto della mano fa comparire sul tavolo una scacchiera con tutti i pezzi già sistemati sopra. I pezzi bianchi erano fiochi di neve fatti con il cristallo di rocca mentre  quelli neri erano fatti con  il quarzo morione

  -  Che belli.

  -  Grazie.  Cominciamo?

   - Si

Ci sediamo di fronte con la nostra tazza di cioccolata che sorseggiamo mentre il gioco ci assorbe. Lentamente ritorno adulta e sento un calore che non avevo mai sentito prima avvolgermi, mi sento leggera e felice perché so che nel mio futuro ci saranno solo cose belle e mi sento di nuovo felice come quando ero bambina. Questa sensazione è legata alla speranza, un sentimento poco apprezzato dalla mia generazione perché sono  persone sempre proiettate al “dopo” e non “al presente”.

Apro gli occhi, mi sento un po’ ammaccata... mi sono addormentata sulla poltrona… meglio andare a letto. Mi alzo, mi stiracchio e… sulla tavola vedo la scacchiera fatta con i cristalli. Mi giro verso la finestra e vedo il sole alto nel cielo. Mi precipito fuori sorpresa e nella foga vengo investita da un cane che corre felice sulla neve che è scesa durante la notte facendomi sprofondare in una montagna bianca vicino ai gradini di casa. Non so se arrabbiarmi o ridere, in compenso sento il freddo attraversare la maglia e il pigiama, mi alzo borbottando.

 - Tutto bene?

Mi giro e vedo davanti a me un uomo attraente, con  due occhi chiari che mi guardano tra il divertito  e il preoccupato. – Si , tutto bene. – Mi scrollo di dosso la neve con  le mani , sono  un  po’ imbarazzata.

- Ma esci sempre così da casa?

- Solo quando mi perdo  Babbo Natale – Mi guarda divertito.  -  L’ho detto a voce alta?

 - Si

 -  Mi fermerei a parlare ma sono infreddolita e…

 - Leggermente zuppa?

  - Già. Per la frase di prima…

  -  Non preoccuparti, è la frase più originale che mi sia mai stata detta la mattina di Natale.

   - … se ti va, posso invitarti a bere un caffè bollente a casa mia? Così potremmo continuare la nostra chiacchierata al caldo?

    - Va bene, io sono Nicolas e lui – indica il cane – Pippo.

    - Bianca – Rientriamo in casa. Sento un calore allargarsi dal cuore e avvolgermi come un abbraccio caldo e sicuro, un sorriso mi si stampa sul viso, se fosse successo due giorni prima non mi sarei comportata cosi,  ma adesso … adesso devo mantenere una promessa, il cane si accomoda sotto alla finestra, lui si siede tranquillo sulla poltrona che prima aveva ospitato Babbo Natale ed io … io mi sentivo come quando da bambina trovavo ai piedi del letto  il regalo che avevo chiesto a Babbo Natale.

 


 

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