INTERVISTA A VO CHI NHAT: GIOVANE AUTORE VIETNAMITA
Vo Chi Nhat
Ciao a tutti,
oggi vi presento Vo Chi Nhat, un giovane e brillante scrittore di Saigon, che ha esordito nel 2016 con un romanzo storico ambientato in un regno imperiale medievale del Vietnam. Oggi è specializzato nella scrittura di libri gialli. Le sue detective stories nascono dalla sua esperienza decennale in polizia.
Ciao, vuoi presentarti ai lettori italiani? Raccontaci chi sei e come hai iniziato a scrivere.
Sono nato e cresciuto in un quartiere periferico di Ho Chi Minh City, famoso in tutto il mondo per i tunnel di Cu Chi, chiamati dai turisti “meraviglie sotterranee”. Ho iniziato la mia carriera di scrittore nel 2013, finora ho pubblicato 4 libri e molti dei miei racconti sono usciti anche su giornali e riviste locali e nazionali. La mia ultima raccolta di racconti polizieschi è appena uscita e ha già ricevuto ottime recensioni da parte dei lettori e di accademici, e ne sono felice. In futuro mi piacerebbe pubblicare un mio libro anche in Italia. Ho iniziato a leggere quando frequentavo la seconda media. Leggevo spesso durante la ricreazione, accanto a una finestra aperta. Ho iniziato con i noti fumetti del detective Conan e poi con i racconti di Sherlock Holmes. Fu allora che mi innamorai dei gialli e imparai a scriverli. “Silver Blood” è il mio primo romanzo poliziesco, è in fase di stesura e uscirà a breve.
Che tipo di romanzi scrivi? Dove sono ambientati? Quali personaggi troviamo? Le tue storie sono ispirate a personaggi e a eventi reali o sono frutto della fantasia?
Il mio primo romanzo storico è stato pubblicato nel 2016, poi mi sono specializzato nella scrittura di genere poliziesco e giallo per via della professione che svolgo da dieci anni (sono un poliziotto). Penso che uno scrittore debba partire sempre dai contenuti che conosce e di cui è esperto. Finora ho pubblicato un libro ogni due anni. Il mio primo romanzo è ispirato a personaggi storici nazionali come il re, la principessa Bang Chau, il principe Trieu Tuan, il principe Trieu Khai, l’eroe Ly Thuong Kiet. I miei romanzi e racconti polizieschi nascono da fatti realmente accaduti e anche i protagonisti sono persone vere.
Il tuo ultimo libro è stato un grande successo. Vuoi parlarcene?
Citerò un passo di una recensione uscita su una rivista: “Nella raccolta di racconti Muoi Tro (Fuliggine), Vo Chi Nhat narra episodi drammatici e sorprendenti con uno stile delicato e ironico. È un amante della letteratura poliziesca e non nasconde il desiderio di creare detective stories in stile vietnamita con personaggi simili a Sherlock Holmes e a Maigret. Con l’opera Muoi Tro si è concquistato la simpatia di autori senior e non solo.” Il professore associato Dr. Dang Anh Dao ha dichiarato: “Le storie in questo libro sono come correnti oscillanti che variano di intensità e creano suspence. Vo Chi Nhat può essere considerato il precursore di una nuova corrente letteraria poliziesca. La sua presenza, insieme a quella di pochi altri giovani autori, è una speranza per il futuro di questo genere.”
Che metodo di scrittura usi? Prepari una trama e uno schema dei personaggi e scrivi tutti i giorni o solo quando sei ispirato?
Pur scrivendo gialli, nei miei libri non racconto mai di omicidi, per il bene dell’umanità e perché ci sono altri scrittori specializzati in assassinii, come Agatha Christie e Fred Vargas. So che in Italia un grande scrittore di gialli è Camilleri. Io descrivo situazioni a volte ironiche e i miei personaggi sono arguti e umoristici. Racconto la bellezza e la cattiveria dell’animo umano. In questo mi differenzio, ho uno stile a parte nella moltitudine di scrittori specializzati in gialli. In Vietnam, solo io scrivo detective stories brevi. Leggo e scrivo tutti i giorni. Prima delineo sempre la trama e traccio degli schemi. Certo, nella letteratura anche l’ispirazione creativa del momento è un fattore indispensabile.
Sei giovane… Hai mai avuto il blocco dello scrittore?
Qualche volta mi sono mancate le idee. Quando è successo, ho letto tantissime storie poliziesche e ho cercato casi giudiziari recenti o passati che mi hanno dato l’imput per iniziare a scrivere. Amo la letteratura fin da quando ero bambino e ho tante cose da raccontare. Scrivere è parte fondamentale della mia vita e grazie alla creatività posso superare qualsiasi difficoltà. I lettori notano la mia passione.
La mia casa editrice non ha ancora preso in considerazione libri gialli. In Italia è un genere apprezzato. Qual è la caratteristica di un buon libro giallo?
Prima di scrivere ho letto diversi romanzi polizieschi di scrittori vietnamiti per stabilire come sviluppare un libro di questo genere. Ho capito che una storia poliziesca avvincente necessita di molti elementi. Di solito leggo tantissimo prima di iniziare a scrivere, ed è necessario avere un caso interessante per costruire una trama avvincente e credibile. I personaggi che creo hanno caratteristiche e comportamenti particolari, come Ha Chili, che è ispirata a una mia ex compagna di studi. Ha la pelle ambrata e parla come un uomo. È intelligente, resiliente, ed esperta in indagini forensi. Thien Minh è il suo assistente. È un bell’uomo, educato e Le suggerisce delle ipotesi probabili.
In Vietnam, quali libri amano i lettori? Che genere preferiscono? Libri molto difficili o più semplici? Cosa hai in mente per il futuro? Hai intenzione di scrivere altri libri?
I lettori vietnamiti amano i gialli. Più il caso è difficile, più il lettore è interessato a trovare la risposta. Ma questo genere ha molti lettori e pochi scrittori. Per questo gli editori vietnamiti hanno pubblicato libri di scrittori stranieri: statunitensi, giapponesi, francesi, italiani e così via. Il primo libro poliziesco che ho letto è stata un’opera tradotta. Ora sto scrivendo il mio nuovo romanzo giallo, che si intitola “Silver Blood”. So che diversi scrittori di gialli non necessariamente lavorano nel settore della Pubblica Sicurezza o dell’Intelligence ma amano investigare. Tutto nasce dalla passione e, grazie a questa, si perseguono i propri obiettivi.
Ringrazio Vo Chi Nhat per aver raccontato la sua storia e averci aperto una finestra sulla letteratura poliziesca vietnamita.
Fiori Picco
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