venerdì 16 agosto 2024

Nero Wolfe

 


Stati Uniti, 1934 / Rex Stout

Nato tra il marzo del 1892 e il marzo del 1895 a Trentin (New Jersey, Stati Uniti), pur vantando strettissimi legami con il Montenegro, l'estroso e bizzarro Nero Wolfe potrebbe essere figlio illegittimo di una famosa cantante lirica, Irene Adler, e dello stesso Sherlock Holmes, ma questa storia non è mai stata sufficientemente chiarita. 


Mastodontico (qualcuno dice addirittura pachidermico) e pantagruelico, ama soprattutto la buona cucina e le sue orchidee, alle quali dedica lunghe ore quotidiane, capiti quello che capiti, in un'attrezzatissima serra che si trova all'ultimo piano del proprio appartamento-studio, situato a New York in una vecchia casa d'arenaria sulla Trentacinquesima Strada Ovest, a mezzo isolato dal fiume Hudson. 



Le sue altre passioni sono i libri, la musica, gli Stati Uniti e la sua famiglia.
Quanto alle sue avversioni, eccole: «i politicanti, i predicatori, le persone cerimoniose e quelle che vivono senza lavorare, le menti ristrette, il cinema, la televisione, i rumori molesti, l'untuosità».
Nero Wolfe parla correntemente sette lingue (inglese, francese, spagnolo, serbo-croato, ungherese, italiano e albanese, ma se la cava molto bene anche con il latino) ed è un misogino convinto. Capriccioso e indisponente, nutre un altissimo concetto di se stesso e si considera semplicemente infallibile. 



Insieme al suo braccio destro nonché narratore di tutte le sue avventure, Archie Goodwin, forma una delle più famose coppie della letteratura poliziesca.
Nero Wolfe fa l'investigatore privato per lucro, oltre che per la vanità di dimostrare la propria superiorità a tutti coloro con i quali ha di volta in volta a che fare (a incominciare da Fergus Cramer, lo stolido ispettore della squadra omicidi di New York) ed è incredibilmente pigro. Tanto che rarissimamente lascia la propria casa. Quando si tratta di andare da qualche parte ci pensa
l'asciutto e scattante Archie Goodwin, il suo ineffabile braccio destro. 



Per un certo periodo Nero Wolfe ha praticato un curioso "esercizio fisico": tirare freccette per quindici minuti al giorno. Ma ha quasi subito lasciato perdere questo "sport" perché lo giudicava troppo faticoso!
Pur essendo diversissimi (anzi, proprio per questo), Nero Wolfe e Archie Goodwin si completano a vicenda e nessuno dei due riuscirebbe a fare a meno dell'altro. Né Nero Wolfe, che ha bisogno che qualcuno di cui fidarsi ciecamente vada in giro a vedere coi propri occhi e torni a riferire con grande precisione impressioni di prima mano, né Archie Goodwin che, pur non essendo assolutamente uno sciocco, spesso non sarebbe in grado di cavarsela
da solo in tutto e per tutto. 



Quando c'è bisogno di più gente per qualche indagine particolarmente complessa, i due ricorrono al piccolo e trasandato Saul Panzer, al grosso Fred
Durkin e all'affascinante Dol Bonner, l'unica donna che il misogino Nero Wolfe stimi. Nelle diversità tra Nero Wolfe e Archie Goodwin e nel loro completarsi a vicenda ci sono proprio alcune delle ragioni del loro successo.



Per la prima volta, infatti, Rex Stout ha avuto l'idea di conciliare la scuola inglese (con l'investigatore tutto cervello) con quella statunitense (con l'investigatore sempre in movimento che 'non esita a parare e a fare a pugni ogni volta che se ne presenta l'occasione.
Come sono nati questi personaggi?
«Poiché sono un romanziere - ha detto una volta Stout, - potrei inventare varie risposte, ma la verità è che non lo so nemmeno io. So soltanto che nella narrativa ci sono due tipi di personaggi: quelli creati e quelli costruiti. Amleto, per esempio, è un personaggio creato, così come Anna Karenina. ( ... ) Nero
Wolfe e Archie Goodwin sono 'creati', come Amleto».



Nero Wolfe e Archie Goodwin sono protagonisti di una trentina di romanzi,
pubblicati in Italia da Mondadori. Dal primo all'ultimo passano quarant'anni ma, come ha scritto Marco Polillo, chi non conoscesse le date dei singoli titoli «non riuscirebbe mai a indovinare una tale distanza: l'impianto delle storie, le situazioni stesse sono così nitide, così tipicamente ripetitive, che sono immediatamente attribuibili alla penna di Stout, e i due personaggi sono così
immutabili in ogni più piccolo particolare da sembrare scolpiti nel tempo».




Salvo errori e omissioni, i personaggi di Rex Stout sono stati portati soltanto due volte sullo schermo in Meet Nero Wolfe (1936) di Herbert Biberman e in The league of frightened men (1937) di Alfred E. Green.
Nero Wolfe è stato interpretato la prima volta da Edward Arnold e la seconda da Walter Conolly, mentre Lionel Stander è stato Archie Goodwin in entrambi i film. 



Nel 1959 uscì una serie TV chiamata semplicemente Nero Wolf, dove Kurt Kasznar venne scelto per interpretare il detective per la CBS, al fianco di William Shatner (sette anni dopo William divenne il capitano Kirk di Spazio 1999) nel ruolo di Archie Goodwin. La serie fu tuttavia abbandonata dopo la realizzazione di pochi episodi.



Santos Ortega e Sydney Greenstreet sono tati rispettivamente Nero Wolfe e
Archie Goodwin in una serie di trasmissioni radiofoniche realizzate negli
Stati Uniti a partire dal 1943.




Le avventure di questi personaggi sono state raccontate a fumetti negli anni Cinquanta negli Stati Uniti dallo sceneggiatore John Broome e dal disegnatore Mike Roy. La serie è stata in seguito continuata da France Edward Herron e da Fran Mantera.


Anche se le avventure di Nero Wolfe erano state portate con successo sul piccolo schermo in Italia a partire dal 1968, col bravissimo Tino Buazzelli nei panni del grosso investigatore privato amante della buona tavola e delle orchidee e il simpatico Paolo Ferrari in quelli del suo braccio destro, può essere curioso ricordare che Rex Stout detestava la televisione e si era sempre opposto alla riduzione delle avventure di Nero Wolfe negli Stati Uniti. La Paramount fu quindi costretta ad attendere la sua morte per acquistarne finalmente i diritti dagli eredi, nel 1975. 



Due anni dopo trasse da The doorbell rings un tv movie sceneggiato da Frank Gilroy e interpretato da Thayer David e Tom Mason, che non ebbe un grande successo, e anche la successiva serie di telefilm, piuttosto fiacca e decisamente inferiore, fu interrotta dopo soli tredici episodi, anche per l'improvvisa scomparsa di Thayer David.


Negli Stati Uniti altri tredici telefilm da 50 minuti andarono in onda nel 1981, dal 16 gennaio al 25 agosto. Il geniale investigatore era questa volta interpretato da William Conrad (che già aveva rivestito i panni di Cannon), mentre Lee Horsley era Archie Goodwin e Allan Miller era l'ottuso ispettore
Cramer della polizia di New York. Pur avendo il fisico adatto, Conrad non possedeva però né la bravura né l'ironia di Tino Buazzelli.



Può essere infine curioso ricordare che le avventure di Nero Wolfe e Archie Goodwin sono state continuate, nella seconda metà degli anni Ottanta, dallo statunitense Robert Goldsborough. «Non ho copiato lo stile di Stout - ha dichiarato questo autore, - perché ne ho uno mio, ma ho lavorato molto sui personaggi principali e li ho fatti muovere come lui li avrebbe fatti muovere». 


Nel 2012 la Casanova Multimedia e la Rai Fiction mettono inscena ben 8 episodi: Francesco Pannofino è Nero Wolfe; Pietro Sermonti è Archie Goodwin; Andy Luotto è il cuoco e maggiordomo di casa Wolfe.




Anche questi romanzi sono pubblicati in Italia da Mondadori, mentre un volume con le ricette di Nero Wolfe, «così come ci sono state tramandate dai romanzi di Stout», è stato allegato nel 1975 all'Omnibus Mondadori Nero Wolfe, Archie Goodwin & Company.



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