Ciao,
questa sera parleremo dei Maya. Un popolo che affascina e che, sono sicura, Ilaria ci farà conoscere un po’ di più.
MC – Dove ci porti per questo aperitivo e cosa ci offri?
I – Buonasera a tutti 😊 È sempre un piacere parlare di mitologia con voi. (sono sicura che i lettori che ti seguono pensano la stessa cosa di te J )
Allora oggi andiamo a… Torino e vi offro un bicchiere di vino. (Mi sa che prima o poi dovremmo parlare anche di questa città e dei suoi misteri ;) )
Bella idea!
MC – Quando ti sei avvicinata a questo popolo e perché?
I – Fin da piccola mi hanno sempre affascinata tutte le popolazioni precristiane e quindi anche questa 😉 E come tutte le antiche popolazioni hanno mitologie interessanti, quasi magiche. (di sicuro questo è un popolo, che come quello egiziano, ha sempre avuto un fascino particolare)
MC – In quale periodo sono nati i Maya e fino a quando ci sono stati?
I – Allora la storia divide l’“era” dei Maya in tre periodi: preclassico (dal 2000 a.C. al 250 d.C. circa), classico (dal 250 d.C. al 950 d.C. circa) e postclassico (dal 950 d.C. alla metà del XVI secolo). (credo che questa suddivisione non siano in molti a saperla, grazie)
Figurati, anche perché credo che a scuola non si studi in modo approfondito, a meno che si facciano corsi specifici e universitari. Io stessa non mi sembra di aver studiato chissà cosa a scuola, se non per conto mio. (a scuola, purtroppo, molti argomenti non sono molto approfonditi)
MC – Quanto era grande il territorio in cui si sono sviluppati?
I – Era un territorio molto vasto: comprendeva l’attuale Messico sudorientale e il nord dell'America Centrale (la penisola dello Yucatán, Guatemala, Belize, parti occidentali dell'Honduras e di El Salvador). (magari parleremo anche dello Yucatan più avanti che ne dici?)
Con piacere! (quanti argomenti... mi sa che continueremo a trovarci fino al prossimo anno J )
MC – Si conosce il loro primo posto di insediamento?
I – Allora, come per molte cose che riguardano la storia, soprattutto antica, gli studiosi si dividono sempre, spiegando anche le loro teorie.
Questo accade anche per l’inizio del periodo Maya, ma attraverso l’esami del carbonio-14 si è datato alcuni dei reperti scoperti a Cuello, nel Belize, già intorno al 2600 a.C. Quindi direi che questo è il primo insediamento.
Altri studi invece dicono che i primi giunsero dal nord oppure subirono l'influenza di alcuni immigrati provenienti dalla regione del Messico, insediandosi nella regione del Petén, Guatemala.
Altri ancora li fanno provenienti dal Sud America. (quante teorie)
MC - Secondo te, perché questo popolo ci ha sempre affascinato?
I – Come per tutti gli antichi popoli credo che affascini per i misteri che ci hanno lasciato, ad esempio le particolari costruzioni o il calcolo del tempo, dato che il calendario Maya era molto più preciso di quello del “vecchio mondo”, e bisogna tenere in mente che appunto rispetto all’Europa erano “tecnologicamente” più arretrati. (e credo che non siano le sole cose che ci hanno lasciato o mi sbaglio?)
Certo che no! Pensa ai templi, che come le piramidi egizie ci si chiede ancora come fecero a costruirle così in modo preciso. (Vero)
MC - Raccontaci qualcosa di questo popolo?
I – Uno dei misteri che personalmente mi ha sempre affascinata (e spero di vederlo prima o poi una volta di persona) è ciò che succede ogni anno durante gli equinozi di primavera e autunno a Chichén Itzá, alla piramide di El Castillo.
Questa piramide è dedicata a Kukulkan, il “serpente piumato”, e durante questi precisi giorni un’ombra viene proiettata dal sole sulle scale, un’ombra che sembra appunto un serpente piumato… (Interessante)
MC – Cosa succede in questi periodi particolari?
I – I Maya erano convinti che il dio Kukulkan tornasse ogni anno in quei giorni e il modo in cui il tempio è costruito ricrea proprio l’ombra di un serpente proprio durante gli equinozi. È un mistero straordinario secondo me.
MC – Non mi resta che salutarti per la prossima puntata in cui ci parlerai... niente spoiler J
I - Grazie ancora tantissimo per l’intervista 😊
MC – Grazie a te per portarci sempre in posti particolari...
Buona lettura!
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