Ciao,
di solito è l’autore a parlarci del suo libro, in questo caso... io non parlo bene inglese per cui... sarà Fiori a parlarci dell’autore
e del suo libro
MC - Per cominciare parlaci di questo autore.
Fiori –Võ Chí Nhất è un giovane scrittore di Ho Chi Minh City o Saigon, specializzato nella scrittura di libri gialli. Classe 1993, ha esordito nel 2016, con “Il Palazzo Reale di Thang Long”, ambientato in un regno imperiale medievale del Vietnam. Le sue detective stories nascono dalla sua esperienza decennale in polizia. Ha scritto romanzi e diverse raccolte di racconti. Recensito e pubblicato su riviste e giornali nazionali, è noto per aver scritto storie poliziesche in stile vietnamita con personaggi simili a Sherlock Holmes e a Maigret, come la famosa detective Ha Chili, poliziotta dalla pelle ambrata che si esprime come un uomo.
MC – So che lo hai tradotto tu; è stato difficile?
F – “Il Palazzo Reale di Thang Long”, pubblicato da Fiori d’Asia Editrice, è la versione ridotta e riadattata del romanzo originale in versione vietnamita. L’autore mi ha consegnato la bozza in inglese, ed è stato necessario un lavoro di riscrittura e di editing profondo per poter rendere la storia adatta ai lettori italiani. Le differenze culturali, in questo caso anche lessicali e stilistiche, hanno molta rilevanza, e il traduttore, nonché curatore, deve tenerne conto. È stato un lavoro lungo e impegnativo che alla fine ha dato i suoi frutti.
MC – Di cosa parla questo libro?
F – “Il Palazzo Reale di Thang Long” è un giallo medievale adatto a un pubblico vario, soprattutto agli adolescenti. È una storia di intrighi politici e di reati impuniti, di sofferenza e di sacrifici, ma anche d’amore e di fedeltà, di redenzione e di valori imprescindibili. La relazione sentimentale tra la principessa Bang Chau e il principe Trieu Khai è minata da interessi di Stato, angherie e rivalità, oltre che dal Regno Induista del Champa e dai Khmer della Cambogia che mirano continuamente all’occupazione di Dai Viet. Ogni personaggio è avvolto da un alone di mistero, come se si celasse dietro a un paravento di sottile carta di riso. Durante la lettura, scorrevole e fluida, si apprendono usi, costumi, piatti tipici e stili di vita di un’epoca passata. È un vivido affresco dell’antico Vietnam.
MC - In che periodo storico è ambientata la storia ed è vero che è ispirata a personaggi reali?
F – Il romanzo è ispirato a personaggi storici nazionali come il Re Ly Thanh Tong, la Principessa Bang Chau, il Principe del Nord Trieu Tuan, il Principe Trieu Khai e il Generale Ly Thuong Kiet. Siamo nel regno di Dai Viet, situato nella parte settentrionale dell’attuale Vietnam. La Cittadella di Thang Long ancora oggi è visitabile nella capitale Hanoi. Il periodo storico coincide con il nostro alto Medioevo. La dinastia Ly è ricordata per aver dato all’antico Vietnam un’epoca fiorente di solide basi organizzative ed economiche, ma numerose furono le guerre e le aggressioni da parte di altri regni confinanti. Il frazionamento del Paese portò all’indebolimento delle casate reali e dell’esercito, che spesso dovettero soccombere.
MC – Che caratteristica ha l’autore quando scrive?
F – Caratteristica dell’autore è tralasciare le scene brutali, per questo è una storia adatta anche ai lettori giovani. Nel libro si parla di avvelenamenti, di omicidi e di irrisolte sparizioni, ma sempre con delicatezza e senza scendere in dettagli cruenti. Durante un’intervista Võ Chí Nhất ha dichiarato di aver fatto questa scelta per promuovere la non-violenza. Nei suoi scritti non troviamo mai descrizioni di crimini, così come diversi sono i punti in sospeso che permettono al lettore di arrivare a una conclusione personale. È dunque un libro che induce alla riflessione. (scelta interessante)
MC – Cosa avresti voluto che ti chiedessi?
F – Sei stata in Vietnam? La risposta è sì, ho vissuto un breve periodo a Hanoi e ho constatato di persona la gentilezza, la disponibilità e il carattere aperto dei vietnamiti. Ho attraversato le strade della città a bordo di una motoretta nel traffico intenso, e ho sempre ricevuto sorrisi dagli autisti che mi affiancavano nel percorso. Non mi sono sentita straniera. Il Vietnam è un Paese da vivere, ricco di storia, di folclore e di aspetti antropologici. Invito i lettori italiani a scoprire attraverso questo libro una parte di storia dell’Asia che ha segnato le sorti del Vietnam e di un intero popolo.
MC – Interessante, magari ne parleremo in un apericchiacchierata... e grazie per questa interessante intervista.
Alla prossima....
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