Eccoci qui, Ely e Maria Cristina, pronte a condurvi attraverso un'esperienza unica di scoperta e intrattenimento. In questa puntata di "Classicamente Cult", vi presentiamo un libro breve che potrete facilmente mettere in borsa e portare con voi ovunque andiate. Questo libro vi accompagnerà nei momenti di pausa, sul treno, al parco o in fila al supermercato, regalandovi avventure straordinarie o riflessioni profonde in formato tascabile. Con "Classicamente Cult", la vostra borsa diventerà un portale verso mondi fantastici, emozioni intense e idee stimolanti.
Oggi vi consigliamo "La solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano. Un romanzo che racconta la storia di due ragazzi, Alice e Mattia, segnati dalla solitudine e dai traumi del passato. Un viaggio profondo nelle loro vite, alla ricerca di una connessione che sembra sempre sfuggire.
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Perché leggerlo:
Ely - "La solitudine dei numeri primi" è una lettura che esplora l’intimità e la difficoltà di aprirsi agli altri. Giordano ci regala un romanzo struggente e delicato che invita a riflettere sulle cicatrici invisibili che portiamo dentro. Perfetto per chi ama storie di solitudine e speranza.
MC- Questo è un libro che non è stato facile, per me, leggerlo, ma una volta trovata la chiave giusta... tutto è stato più semplice. L’autore evidenzia come la solitudine moderna sia subdola perché ti avvolge senza che te ne accorga mentre vivi in una “normalità” che spesso neppure scegli.
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