Gran Bretagna, 1923 / Dorothy L. Sayers
Secondogenito di Mortimer Gerald Breton Wimsey, quindicesimo duca di Denver, e di Honoria Lucasta Delagardie, discendente da una antica famiglia anglo-francese, Lord Peter Wimsey è nato nel 1890 ed è stato educato a Eton e a Oxford, dove si è distinto anche come giocatore di cricket, laureandosi con il massimo dei voti in storia moderna.
Ama la musica (lui stesso è un abile pianista) e ha l'hobby dei libri antichi. Dopo essere stato per caso implicato in due casi personali - in Whose body? (1923), il suo primo romanzo poliziesco, la madre lo convince ad aiutare un amico nella cui vasca da bagno è stato trovato un cadavere...
... mentre in Clouds of witness, 1926, è la stessa famiglia di Wimsey a essere al centro di un'accusa di omicidio - e averli risolti brillantemente, lord Peter Wimsey decide che tutto sommato gli piace fare l'investigatore e apre un'agenzia al 97 di St. George Square conquistandosi ben presto il lusinghiero e meritatissimo appellativo di «Sherlock Holmes dei quartieri alti».
Costantemente assistito da un abile e simpatico maggiordomo, Bunter, che già lo aveva servito nell'esercito durante la Prima guerra mondiale, lord Peter Wimsey passa da un successo all'altro anche se, almeno apparentemente, è molto modesto. Preferisce pensare a se stesso come a un investigatore dilettante e lascia quasi sempre tutto il merito e il successo all'amico Charles Parker, ispettore di Scotland Yard. «Lui solo fa il vero lavoro. Io mi limito a fare
delle congetture imbecilli che lui smantella. Poi, in base a un processo di eliminazione, troviamo la giusta spiegazione e la gente dice: 'Dio mio, che intuizione ha quel giovane ispettore!'».
Sempre molto critico verso se stesso (pretende il massimo da sé mentre è in genere disposto a tollerare le debolezze e le mancanze degli altri), l'aristocratico lord Peter Wimsey, protagonista di undici romanzi (alcuni pubblicati in Italia da Mondadori) e di un buon numero di racconti, è un personaggio un po' compassato ed esangue, incolore nella caratterizzazione, e sui cui aspetti fisici ed esteriori la scrittrice, Dorothy L. Sayers, si trattiene con
molta discrezione, eccezion fatta per sottolineare l'impiego di quel monocolo
da cui è davvero inseparabile.
Le avventure di questo aristocratico investigatore dilettante, la cui tecnica di indagine si basa essenzialmente sull'osservazione e sull'intuizione, si svolgono in progress, e spesso lord Peter Wimsey vi è coinvolto dal punto di vista personale, come nei suoi primi "casi" già ricordati. Inoltre, in alcuni romanzi successivi, assume via via sempre maggiore importanza la relazione sentimentale che il protagonista intreccia con Harriet Vane, una scrittrice di gialli, che nel primo racconto in cui appare è a sua volta sospettata di un delitto, e con la quale in seguito convolerà a giuste nozze.
Questo romanzo, Busman's Honeymoon (1937), ha un sottotitolo piuttosto
eloquente (A lave story with detective interruptions, vale a dire: una storia d'amore con intermezzi polizieschi) ed è l'estrema testimonianza di un radicale mutamento di impostazione che aveva portato l'autrice a una sorta di emarginazione dell'elemento-enigma dai suoi romanzi a favore di una più penetrante volontà di studio degli aspetti psicologici delle storie e dell'ambiente stesso.
Può essere infine curioso ricordare che l'ultimo romanzo della serie, Striding Folly, è una raccolta di racconti, tra cui compare Talboys, scritto dalla Sayers nel 1942 ma pubblicato soltanto trent'anni dopo: lord Peter Wimsey e Harriet hanno tre figli e sono alle prese con un delitto nel quale è implicato il loro primogenito. La scortese e invadente Miss Quirk desiderava loro come ospiti. Le cose diventano ancora più complicate quando Bredon Wimsey, 6 anni, viene accusato di aver rubato le pesche più pregiate di un vicino e Miss Quirk è fermamente convinta di avere la prova della sua colpevolezza.
Le qualità dei romanzi della Sayers sono in ogni caso più eccentriche che sostanziali e gli intrecci rivelano spesso un certo impaccio, nonostante le loro caratteristiche siano sempre state lodate dalla critica inglese. Talvolta sono geniali alcuni spunti iniziali, ma spesso manca poi la capacità di tenere alimentato il clima di tensione e di suspense. Non bisogna però dimenticare, come scrive Ernesto G. Laura, che questa autrice dedica «particolare cura al disegno affettuosamente ironico del personaggio nonché alla rappresentazione ambientale, riuscendo così a restituirci con vivacità e gusto il volto decadente ed annoiato di una società».
Nel 1935 la Sayers ha scritto un soggetto originale per il film The silent passenger, dove lord Peter Wimsey era interpretato da Peter Haddon.
Hounted Honeymoon, tratto da Busman's Honeymoon e girato nel 1940 da Arthur Woods, con Robert Montgomery nella parte del protagonista, dovrebbe essere l'unico film ispirato alle avventure letterarie di questo personaggio.
Nel 1936 Denis Arundell ha interpretato questo personaggio in una commedia rappresentata in un teatro londinese, mentre nel 1973 Ian Carmichael ha interpretato il ruolo di Lord Peter Wimsey nella riduzione televisiva di alcuni romanzi della Sayers realizzata in Gran Bretagna dalla BBC.
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