mercoledì 7 febbraio 2024

AperiChiaccherata con ... Ilaria Vecchietti, Mitologia (2)


 

Ciao,

Siamo ancora in compagnia di Ilaria Vecchietti per continuare a parlare di Mitologia.

 

MC - Ma prima di iniziare dimmi dove vuoi che ci sediamo per questa nuova chiacchierata e che aperitivo ci offri.

Ilaria - Oggi voglio portarvi a casa mia, in Valsesia, in provincia di Vercelli… e precisamente ad Alagna, praticamente ai piedi del Monte Rosa… e quello che vi offro non è proprio un aperitivo, ma qui non si può non bere un bicchierino di grappa alla nocciola. (Mai bevuta J )

 


 MC - La volta precedente hai nominato la Cosmogonia, di cosa si tratta?

I – La Cosmogonia rappresenta i miti che parlano della creazione del mondo (non solo nella mitologia greca, ma di tutte le varie culture). Nella prima intervista ho citato il più diffuso (il mito olimpico), ma ce ne sono anche altri, tutti interessanti.

 

MC – Ti va di raccontarci qualcosa del mito della genesi e perché è molto interessante?

I – Per me i miti della creazione del mondo sono tutti interessanti perché la nascita dell’Universo e della vita è un altro argomento che mi affascina, così sono sempre curiosa di come le diverse culture lo abbiano concepito.

Oggi posso parlarvi di un altro bel mito sulla genesi del mondo: il mito pelasgico: dove si parla di Eurinome, Dea di tutte le cose, che emerse dal Caos, divise il cielo dal mare, prese il vento e creò il serpente Ofione.

Eurinome si accoppiò con Ofione e ne rimase incinta, trasformandosi in una colomba depose l'Uovo Universale. Schiudendosi dall’uovo nacque il Sole, la Luna, i Pianeti, le Stelle, la Terra.

Eurinome e Ofione abitarono il Monte Olimpo, la montagna più alta della Grecia… e qui cominciarono i guai. Ofione iniziò a pensare che la Dea si vantasse troppo di essere la creatrice di tutto l'Universo. Eurinome così lo picchiò sulla bocca, rompendoli i denti e relegandolo nelle caverne.

Eurinome però continuò a creare e generò le sette planetarie, mettendoci a capo di ognuna un Titano e una Titanessa.

Da qui nacque il primo uomo: Pelasgo, capostipite dei Pelasgi; dopodiché nacquero altri uomini, istruiti tutti da Pelasgo.

 

MC – Hai detto che abbiamo imparato a conoscere i miti greci soprattutto attraverso letteratura e archeologia. Quali sono stati i primi reperti trovati e quando sono comparsi nei libri per la prima volta?

I – I reperti archeologi più antichi sono delle rappresentazioni artistiche dei miti, risalenti al Periodo Geometrico (tra il 900 e l'800 a.C.).

L'archeologo tedesco Heinrich Schliemann (XIX secolo) scoprì le rovine della civiltà micenea; invece l'archeologo britannico Arthur Evans (XX secolo) scoprì la civiltà minoica a Creta, e lessi che questi ritrovamenti contribuirono a comprendere i miti e i poemi omerici.

I reperti sono esclusivamente di tipo monumentale, poiché l’antica scrittura era usata principalmente per redigere registri e inventari.

Molti reperti riportano scene dei miti omerici e delle “fatiche” di Eracle (Un altro mito interessante quello di Eracle 😉 ).

Per quanto riguarda la letteratura, l'unico testo completo sopravvissuto è la Biblioteca dello Pseudo-Apollodoro, opera che offre una grande fonte di miti.

Poi ovviamente ci sono i poemi di Omero: l’Iliade e l’Odissea,

La Teogonia di Esiodo parla dell’origine delle divinità; sempre di Esiodo c’è "Le opere e i giorni", che contiene altri miti, come quelli con protagonista Prometeo e Pandora.

Senza poi contare scrittori e poeti che si sono ispirati ai miti, e intendo sia in epoca antica che dei giorni nostri, io stessa ho scritto un romanzo ispirandomi alle divinità (La Libertà figlia del Diavolo).

 

MC – La volta precedente hai nominato la Titanomachia, di cosa si tratta?

I – Oh, un’altra delle parti della mitologia che mi piace molto.

Allora, una volta che Crono e Rea divennero marito e moglie, prendendo il potere sulla Terra, procrearono: ebbero tre femmine (Era, Estia e Demetra) e tre maschi (Ade, Poseidone e Zeus).

Urano e Gea però profetizzarono che uno dei figli avrebbe detronizzato il padre, così al momento nella nascita Crono li ingoiò vivi.

Quando però nacque Zeus, Rea lo nascose sull’isola di Creta, non sopportando più di vedere i figli divorati da Crono, e diede a quest’ultimo una pietra avvolta da un lenzuolo facendoli credere che fosse il figlio.

Una volta adulto Zeus decise di liberare i fratelli e spodestare il padre; aiutato da Rea, fece bere a Crono un veleno che gli fece vomitare i figli, diventati adulti… e così inizio la Titanomachia, una guerra tra i Titani e quelle che sarebbero diventate le divinità dell’Olimpo.

La guerra durò dieci anni, quando Gea profetizzò che gli Olimpi avrebbero vinto solo con l’aiuto dei Ciclopi e degli Ecatonchiri. Zeus quindi li liberò… e la profezia si avverò perché i Ciclopi erano degli ottimi fabbri, per cui diedero a Zeus il potere del fulmine, ad Ade un elmo che rende invisibili e a Poseidone un tridente.

Le tre divinità riuscirono a introdursi nella casa di Crono, così Zeus lo fulminò.

Tutti i Titani furono così rinchiusi nel Tartaro, sotto lo sguardo degli Ecatonchiri.

Un Titano però non fu rinchiuso (anche altri Titani a dire il vero, ma questi perché non si schierarono con la loro stirpe) ed è Atlante, condannato a sostenere il cielo per l’eternità.

Così Zeus divenne il Dio del cielo, Poseidone del mare e Ade dell'Oltretomba.

 

MC – So che uno dei tuoi preferiti riguarda il rapimento di Persefone da parte di Ade. Perché ti piace così tanto e di cosa si tratta.

I – Ne ho già parlato nell’intervista precedente, quindi se non lo conoscete vi invito a recuperarla 😉

Questo mito mi è sempre piaciuto perché ho sempre trovato affascinante la figura di Ade, e secondo me quello è l’unico caso di amore vero tra le divinità, perché non ho mai letto di Persefone che cerca di scappare dall’Oltretomba o una qualche forma di ribellione.

 

MC – MI sa che ci troveremo a parlarne ancora se ti va, l’argomento è veramente interessante e ampio.

I – Volentieri, mi fa sempre piacere parlare di questi temi.

 

MC -  Anche a me. Alla prossima e grazie J

 

Grazie a te e al tuo pubblico 😊

Buona lettura!

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