Ciao,
Giusy Locatelli ci parla di un libro letto...
E voi cosa aspettate a parlare dei libri letti?
Grazie e Buona lettura :)
BIANCA UTOPIA – La mia più bella cosa mai successa, di FraSté
(InFuga Edizioni 2023)
FraSté, già nota per il suo fortunato e originale libro di poesie “Dai graffi del cuore nascono parole”, esordisce con il suo primo romanzo lungo. “Bianca Utopia – La mia più bella cosa mai successa” è un libro che mantiene le caratteristiche dell'autrice e del suo stile, già espresse nel lavoro precedente e che tanto ce l'hanno fatta amare: scrittura chiara e divertente di ispirazione autobiografica, disegni curvilinei realizzati con il programma tecnico Autocad, ma soprattutto una sana dose di follia.
Una bambina mai nata che aspetta di partire, una donna mai madre col desiderio di partorire e il loro incontro nel mondo dei sogni, è il contesto nel quale FraSté ci catapulta fin dalle prime pagine del libro in un viaggio che non può lasciare indifferenti.
Niv è l'alter ego dell'autrice, architetto di Milano che, alle soglie dei cinquant'anni e reduce dall'ennesimo fallimento amoroso, realizza con estrema lucidità l'impossibilità di diventare madre. Un ruolo che aveva sognato da sempre e che immaginava inserito in un contesto familiare ideale, ma che la vita non le ha destinato. La crisi emotiva è alle porte e la presenza di due travolgenti nipotini, seppur un ottimo modo per esprimere tutto l'amore di madre che Niv porta dentro di sé, non sembra essere sufficiente a colmare il dolore di questa mancanza. Sarà un fortuito incidente a dare il via a una serie di vicende dal sapore tanto toccante quanto esilarante, che si dimostreranno la salvezza della protagonista.
Da subito ci troviamo in una fiaba onirica al seguito di un enorme peluche, un Orso di nome Uto che farà da tramite ai segreti incontri notturni tra madre e figlia, due entità che possono trovarsi e interagire soltanto nel mondo dei sogni. Di giorno, una serie di post-it sarà l'unico modo che Utopia – il nome simbolico della fanciulla – potrà usare per comunicare nel mondo reale. Assieme affronteranno il viaggio per realizzare lo scopo di entrambe tra complicità, dubbi e inattesi colpi di scena.
Ma cos'è, alla fine, “Bianca Utopia”? una fiaba leggera, una lettera a se stessa? una gravidanza isterica o la porta per la follia? Nulla di tutto ciò. Una psicoanalisi umoristica, semmai, un modo di esorcizzare definitivamente i propri demoni: affrontare le delusioni per rinascere più forti. Un'occasione che a FraSté capita nella vita reale proprio con la scrittura di questo romanzo, che le permetterà di vivere un percorso tanto agognato e superare più serenamente una svolta così importante.
Un libro che è un atto di amore verso la vita, un'accettazione di tutte le sue sfaccettature senza venirne sopraffatti o subirne le conseguenze. Gli incubi vanno esorcizzati e i sogni conquistati, anche se in maniera diversa da come previsto. Questo il messaggio che l’autrice ci dona tra le righe del suo estroso romanzo che, proprio per la sua originalità, potrà risultare accattivante anche a chi non è in risonanza con l'argomento trattato.
“Solo allora Uty capì la scelta di Niv. Lei non aveva rinunciato all'amore, aveva scelto lei, perché lei era l'amore di cui aveva davvero bisogno.” (pag.173)
Giusy Locatelli
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