mercoledì 12 luglio 2023

AperiChiaccherata con ... Gian Stefano Spoto "Grecia"

  Ciao,

Questa sera saremo in compagnia di Gian Stefano Spoto  e parleremo con lui dei suoi ricordi di un posto che ama molto: la Grecia.

Per chi non sa chi sia il nostro ospite,  vi invito a leggere la bella Intervista-Tisana che ha fatto qualche anno fa nel mio blog https://mcbuoso.wordpress.com/2021/02/09/una-tisana-con-gian-stefano-spoto/

 

MC -  Allora prima di iniziare dimmi perché hai scelto questo posto e questo aperitivo.

 

GS – Ho scelto Villabassa   (Niederdorf) Val Pusteria ,  perché ho trascorso in Alto Adige tutte le estati della mia adolescenza, con amici che venivano da tutta Italia. Perché la mamma, quando stavamo per tornare, mi diceva “riempiti gli occhi di tutto questo verde!”. Non capivo come si facesse, ma non so come, quel verde è ancora nei miei occhi. L’aperitivo-non aperitivo è il succo di ciliegia perché non  li bevo mai e quando lo trovo ne approfitto. Semplicemente, mi piace.


 

 

MC – Con te parleremo di viaggi,  come mai vuoi iniziare proprio dalla Grecia?

GS – All’università di Modena conobbi tre ragazzi greci, Stefanos, Babis e Stamatis detto Stamos. Stefanos mi invitò a casa sua , a Maroussi, un sobborgo di Atene. Avevo diciannove anni, e con la mia prima macchina, una Dyane 6, percorsi 2080 chilometri, attraversando l’ex-Yugoslavia e quando arrivai in Grecia me ne innamorai. E questo  amore dura ancora adesso, che ho duecento anni , ma almeno due volte l’anno ci torno. Anche ora che vivo prevalentemente in Portogallo e la distanza si è molto allungata, volo, navigo, guido, e arrivo nella mia amata.

 

 

MC – Quando sei venuto per la prima volta in questo paese, quale è stata la cosa che ti ha colpito di più e perché.

GS – Innanzi tutto ero un ragazzino e mi ha colpito il fatto che fosse, allora, molto diversa da oggi. Certo, era molto, molto indietro rispetto all’Italia, non c’era la globalizzazione che appiattisce. Ma me ne innamorai come accade per una donna, spesso senza capire perché. E le sono ancora fedele: viaggio molti mesi dell’anno, ma in Grecia torno sempre. Ci andavo anche quando ero corrispondente Rai dal Medio Oriente: mandavo un biglietto Roma-Atene a Marina, in seguito divenuta mia moglie, e io arrivavo da Tel Aviv, come per un incontro furtivo di due giorni, poi lei tornava a casa e io a Gaza.

 

 

MC –  Come è cambiata la Grecia negli anni dal punto di vista culturale.

GS  -  Per fortuna conosco la Grecia abbastanza da trovare i pochi luoghi che si sono salvati dal turismo di massa e dall’occupazione straniera. Sono stati venduti tanti gioielli di famiglia, ad esempio, il porto del Pireo che i cinesi gestiranno fino al 2052, è stata svenduta gran parte della grecità a favore di standard universali, eppure , in tutto questo cambiamento, riesco ancora a trovare i miei odori, i miei colori, i miei suoni: ma non vi dico certo dove, sono geloso come quelli con la lupara.

 

 

MC – C’è un aspetto dei greci che ti ha piacevolmente stupito e perché?

GS – Sigà, sigà, piano, piano. E discrezione, riescono a conservare il loro carattere pacato  anche nelle rivoluzioni .

 

 

MC – Cosa consigli di fare o visitare a chi viene per la prima volta in questo paese,  magari  qualcosa che pochi conoscono e che invece tu ritieni sia bello da visitare e perché.

GS – Consiglio di andare ovunque, ma non in Grecia: la Grecia è mia, state lontani. Se proprio volete, andate a Mykonos, Santorini, isole bellissime, con il tramonto più affascinante del mondo, ma che nulla hanno più a che fare con la grecità: quando ero ragazzo passeggiavo per il centro di Mykonos con un pellicano che ogni tanto apriva l'immenso becco e io gli davo da mangiare. Ora il pellicano si chiama Dior, Armani, Hilfiger, e Mykonos la uso come hub per le Cicladi, ma non ci dormo nemmeno una notte. (che peccato, ma ti capisco)

 

 

 

MC –   Una cosa che proprio non ti aspettavi di trovare e che invece ti ha piacevolmente colpito.

GS - Una spiaggia fantastica e minuscola in un’isoletta del Dodecaneso di fronte a un’altra isoletta ancora incontaminata. Ne ho viste tante, ma questa, scoperta di recente, mi ha consolato: ho ancora qualcosa da scoprire.

 

 

MC – Prima di salutarci, vuoi aggiungere qualcosa?

GS - Vi prego, non andate in Grecia, state lontani. Via, sciò, venitemi a trovare in Portogallo, abito vicino all’oceano, acqua caldissima, qualche volta al di sopra dello zero, onde meravigliose per i surfisti. Tutti a Caparica, lasciate stare la Grecia. Grazie.

 

MC – ho il sospetto che nessuno ti ascolterà J


 

 

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