venerdì 21 luglio 2023

James Bond


James Bond, Gran Bretagna, 1952 / Ian Fleming

Protagonista di una dozzina di romanzi e di racconti, James Bond, come scrive John Pearson, l'informatissimo biografo di Ian Fleming, «nacque a Goldeneye la mattina del terzo martedì di gennaio del 1952, quando Fleming aveva appena finito di fare colazione e gli restavano ancora dieci settimane dei suoi quarantatré anni di celibato». 



Era in vacanza nella sua villa in Giamaica e, come ricorda la moglie, «due mesi erano troppo lunghi per fare soltanto bagni di sole». Così Fleming, giornalista ed ex collaboratore dei servizi segreti britannici durante la Seconda guerra mondiale, si improvvisò scrittore creando l'agente segreto con licenza d'uccidere James Bond, noto anche come 007. Come nome scelse inopinatamente quello dell'omonimo ornitologo americano, un nome che lo aveva colpito perché "breve, per niente romantico, eppure molto mascolino", mentre il background dei romanzi nasceva, almeno in parte, dalle sue esperienze personali. 



Efficiente, amante del lusso e delle belle donne, snob, anticomunista e tutto sommato decisamente insopportabile, prima di "conquistare" il mondo, James Bond esplose in Gran Bretagna, un paese che era stato costretto a ridimensionare il proprio status di potenza mondiale in seguito alla perdita delle colonie e che proprio nell'agente segreto con licenza di uccidere trovava una ragione di riscatto. 



Alla fine degli anni Cinquanta il "bondismo" esplode infatti improvvisamente come fenomeno e come modello di costume, con un impeto tale da incuriosire e interessare i mezzi di comunicazione di massa. Dal 1957 le avventure di questo personaggio sono anche pubblicate a fumetti sulle pagine del London Daily Express, ma le riduzioni dci romanzi originali, realizzate da Henry Gammidge, non sono nulla di eccezionale, così come i disegni di John McLusky, e la serie viene interrotta nel 1963, quando ormai i romanzi hanno una tiratura iniziale di mezzo milione di copie e ogni nuovo titolo viene regolarmente recensito dal Times con un certo risalto. 



Nascono centinaia di club e, quando sembra che James Band possa essere morto, alla fine del romanzo Dalla Russia con amore, Fleming riceve migliaia e migliaia di lettere di protesta.
Un simile personaggio non poteva naturalmente non interessare sociologi e psicologi. «Un uomo psichicamente adulto e spiritualmente maturo - scrisse lo psicologo Fausto Antonini a conclusione di un suo breve saggio su Psicoanalisi dello 007 - non può interessarsi delle avventure di 007 che criticamente, restando con l'amara delusione dell'infantile squallore di questo personaggio burattinesco. Ma nel fenomeno singolare del suo successo c'è anche un'invocazione della psiche collettiva, che va amorosamente, studiosamente raccolta e ascoltata, interpretata e favorita e mai negata o tradita. È una invocazione urgente di vitale libertà e perciò è sacra come ogni profonda, schietta espressione della volontà di vivere della natura vivente».



Il fenomeno del "bondismo" viene poi rilanciato e ulteriormente amplificato dal cinema, a incominciare da Agente 007, licenza di uccidere (Dr. No), uscito sugli schermi nel 1962, il primo di una lunga serie di film interpretati da Sean Connery e, in seguito, da altri attori (George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig), che ottengono un enorme successo di pubblico, imponendo un genere cinematografico nel quale si inseriscono poi numerosi epigoni.



Nel 1964 la Fleming Trust, l'organizzazione inglese che cura l'utilizzazione commerciale dei romanzi incentrati sulle mirabolanti avventure dell'ormai popolarissimo agente segreto, decide di riprendere i fumetti affidandone i testi allo statunitense James Lawrence e i disegni a Yaroslav Horak, più noto come
Larry Horak, un russo-cecoslovacco naturalizzato australiano. 



Dopo aver esordito con la riduzione a fumetti di un romanzo di Fleming, L'uomo dalla pistola d'oro, Lawrence ottiene l'autorizzazione di scrivere anche nuove storie di 007 che in seguito si alterneranno a quelle originali. 


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