Dr.ssa Maria Teresa De Donato
Naturopata Tradizionale, Omeopata, Life Strategist, Autrice
Omeopatia
Caso Clinico: Massa addominale
Una donna di 45 anni, molto attiva, piena di energie, e con mestruazioni ancora regolari – benché “non più abbondanti come lo erano un tempo”, così come descritti dalla stessa – si era resa conto che qualcosa non andasse bene dopo aver iniziato ad alzarsi ogni notte circa 7-8 volte per andare ad urinare, cosa che le interrompeva il sonno non permettendole di avere una buona nottata di riposo. Palpandosi l’addome, aveva anche notato la presenza di una massa voluminosa dalle dimensioni simili a quelle di una “palla da tennis”. Controlli clinici, che avevano incluso vari pap tests ed una Risonanza Magnetica (MRI) – tutti effettuati nell’arco di dodici mesi prima della consulenza omeopatica, rivelarono la presenza di un Utero Miomatoso Permagnus con Sactosalpinx all’altezza dell’ovaia sinistra e cisti ovariche a destra, delle dimensioni rispettivamente di 7 e 5 cm.
Tutti e quattro i ginecologi che l’avevano visitata, le avevano raccomandato un’isterectomia, con due di loro che avevano precisato “nella speranza di dover rimuovere solo l’utero.” Oltre al disagio causato dalle frequenti minzioni che le interrompevano il sonno, e le vampate con intense sudorazioni che avvenivano solo durante la notte, la signora sentiva di stare piuttosto bene; non lamentava problemi particolari ad eccezione di dolori alle articolazioni e conduceva una vita sana ed attiva. Di conseguenza rifiutava l’idea di sottoporsi ad un’operazione di isterectomia. Alla fine, quando fu messa alle strette dai medici perché si sottoponesse all’operazione, lei decise di tentare con l’omeopatia.
Da un punto di vista costituzionale, l’ho identificata come Arsenicum Album: magra, ben curata e con classe; apparentemente sempre in movimento, estremamente attiva, quasi ansiosa, con una tendenza al perfezionismo. Ama bevande e cibi caldi.
Durante la prima consultazione sono emersi i seguenti aspetti:
Per la prima volta nella sua vita aveva avuto la pressione alta (140/90) mentre in passato la sua pressione aveva sempre oscillato tra valori bassi e normali. Evidenziò anche il fatto che mentre suo padre aveva dovuto far attenzione tutta la vita alla sua pressione alta, che comunque aveva gestito grazie a sane abitudini alimentari e stili di vita, sua madre, che aveva avuto sempre una pressione bassa, al contrario aveva visto i valori di quest’ultima elevarsi una volta raggiunta la menopausa. La cliente si lamentò anche di aver iniziato a soffrire da un po’ di tempo di dolori alla articolazioni, specialmente durante la notte e non appena si sdraiava per andare a dormire, mentre ammetteva di non avere alcun disturbo durante le ore del giorno. Fece anche riferimento al fatto che anche suo padre aveva sofferto di reumatismi quasi tutta la sua vita, specialmente durante la stagione invernale; inoltre, si dimostrò alquanto frustrata a causa dei suoi frequenti viaggi e spostamenti tutti effettuati in un periodo di tempo relativamente breve e che l’avevano fatta preoccupare per il suo futuro.
Appariva comunque in buona salute e seguiva una dieta vegetariana, bevendo una media di 8-10 bicchieri di acqua al giorno; si manteneva in forma camminando, nuotando ed andando in montagna. Aveva anche molti interessi ed una vita familiare armoniosa.
Le ho raccomandato i seguenti rimedi da prendere durante i primi 3 mesi:
1) 20 gocce di Olivis per la sua pressione alta (140/90). Olivis ha dimostrato di essere molto efficace nei casi di ipertensione;
2) Aurum muriaticum natronatum 30 Ch (3 granuli ogni mattina) per il mioma e le cisti. Aurum muriaticum nat. ha un impatto sugli organi genitali femminili e sui tumori uterini più potente che non altra tipologia di rimedi ed è anche piuttosto efficace nei casi di pressione alta e reumatismi;
3) Arsenicum album 30 Ch (3 granuli ogni pomeriggio) e
4) Medorrhinum 200 Ch (dose unica, da prendere il sabato, a settimane alterne) per i suoi dolori alle articolazioni.
Arsenicum album agisce afficacemente su tutti gli organi in generale e, nel suo caso, avrebbe aiutato a ridurre, o persino ad eliminare, i dolori ed una sorta di agitazione/nervosismo causato dai suoi frequenti viaggi e spostamenti, mentre Medorrhinum l’avrebbe aiutata ulteriormente a controllare o addirittura eliminare i suoi dolori alle articolazioni.
Questi ultimi, infatti, apparvero quale miasma cronico derivante da predisposizione dovuta a fattori ereditari.
La cliente sostenne che, non solo suo padre aveva sofferto di reumatismi tutta la sua vita, ma che lei stessa aveva iniziato ad aver dolori alle articolazioni – soprattutto alle ginocchia – sin dall’età di 14 anni.
5) Sepia officinalis 200 Ch (dose unica, da prendere il sabato, a settimane alterne)
per le sue vampate e le intense sudorazioni notturne ed per controllare la sensazione da lei menzionata di “peso all’addome.”
Risultati dopo i primi 3 mesi:
- la sua pressione del sangue era scesa da 140/90 a 120/80;
- Aurum muriaticum natronatum 30 Ch aveva dimostrato di essere piuttosto efficace riducendo le dimensioni delle sue cisti da 7 a 5 cm e da 5 a 3cm come aveva dimostrato il successivo controllo medico;
- Le minzioni notturne erano diminuite di circa il 50% — scendendo da 7-8 a 3-4 per notte;
- anche le vampate erano diminute riducendosi di circa il 70-80% secondo una sua valutazione;
- I dolori alle articolazioni anche erano diminuiti in quanto a frequenza manifestandosi ora solo un paio di volte a settimana benché la loro intensità non fosse ancora cambiata. Al contrario, erano comparsi alcuni dolori nell’area lombosacrale.
Per i successivi 3 mesi le ho raccomandato i seguenti rimedi:
1) Olivis: diminuire le dosi passando da 20 a 15 al giorno;
2) Aurum muriaticum natronatum 30 Ch (3 granuli ogni mattina) e
3) Conium maculatum 200 Ch (dose unica da prendere il sabato a settimane alterne)
(*) per i sintomi legati alla menopausa, mioma e cisti. Le sue mestruazioni avevano iniziato ad essere scarse.
4) Dulcamara 200 Ch (ogni altro sabato del mese) (*) e
5) Arsenicum album 30 Ch (3 granuli ogni pomeriggio) per i suoi dolori alle articolazioni.
Dulcamara l’ho introdotta dopo che la signora si lamentò che i dolori si erano estesi alla regione lombosacrale
(*) Alternando, quindi, un sabato Conium ed il sabato successivo Dulcamara.
Sino ad ora i rimedi omeopatici raccomandati sembrano aver avuto successo in quanto
- La sua pressione si è stabilizzata su valori normali e l’uso di Olivis le è stato interrotto;
- Le vampate notturne e le intense sudorazioni che avvenivano durante la notte sono entrambe completamente sparite;
- I dolori nella zona lombosacrale sono completamente scomparsi e quelli alle articolazioni ridotti a non più di una o due volte al mese;
- La sensazione della “palla di tennis nell’addome” è anch’essa scomparsa;
- Le frequenti minzioni notturne sono anch’esse diminuite. La cliente ora si alza non più di 2 volte per notte contro le iniziali 7-8 al tempo in cui iniziò il suo regime omeopatico.
Il presente articolo è stato pubblicato dalla rivista online Hpathy nel Maggio 2013 e può essere letto (solo in versione inglese) sul sito https://hpathy.com/clinical-cases/case-study-abdominal-mass/
Nessun commento:
Posta un commento