FIORI PICCO CI PARLA DI…
“Lo sguardo della sciamana” di Claudia Reghenzi
Zephyro Edizioni
Ciao a tutti,
In occasione del Festival dell’Oriente, tenutosi a Brescia lo scorso febbraio, ho conosciuto la scrittrice Claudia Reghenzi, mia concittadina, che da molti anni vive in provincia di Bergamo. Quest’anno Brescia e Bergamo sono accomunate dal titolo di “Capitali della cultura 2023”. L’autrice mi ha omaggiata del suo libro “Lo sguardo della sciamana” che ho letto con interesse, in quanto molti aspetti di quest’opera si avvicinano alle tematiche dei miei libri.
L’autrice Claudia Reghenzi
“Lo sguardo della sciamana” di Claudia Reghenzi è un romanzo pluridimensionale dal punto di vista geografico, temporale e dei generi letterari. La storia inizia in un lontano futuro, in un regno post-apocalittico dove l’umanità originale è ormai un vago ricordo. Nogan, un discendente dell’antico pueblo, compirà un viaggio attraverso i secoli bevendo un intruglio allucinogeno donatogli dalla vecchia sciamana Catori. Verrà catapultato nel passato remoto dei suoi avi scomparsi in circostanze misteriose durante una terribile carestia. È dunque il popolo degli Anasazi, la tribù dei Conoscitori del Cielo, a vivere in Colorado nel 1180.
Con descrizioni minuziose e accurate, l’autrice ci trasmette ogni emozione sensoriale legata alle condizioni del Canyon assolato dalle rocce color corallo, come i rumori della notte, le lucertole che scivolano giù dalle rocce facendo cadere la sabbia, i coyote che ululano alla luna, il vento che sibila tra i cespugli. Sembra di entrare nelle alcove di arenaria e vedere le donne operose con le trecce corvine legate con lacci di cervo intente a pestare il mais o a spalmare olio di bisonte sulla pelle dei neonati. La regalità della tribù di nativi americani si manifesta nei rituali propiziatori, nella saggezza degli uomini medicina, guaritori e messaggeri divini, nel concetto di armonia con l’Universo e con tutto ciò che muta e ritorna, nel rispetto per l’ignoto e per la grande energia creatrice.
Molti sono gli aspetti culturali e le analogie con le etnie asiatiche protagoniste dei miei libri: culti totemici, animali sacri, riti di iniziazione, fasi simboliche del corteggiamento, modalità di approccio all’altro sesso, sciamanesimo, animismo ed erboristeria. Perfino il culto della Luna, considerata una divinità femminile perché rappresenta il ciclo e il grande cerchio della vita, lega gli Anasazi all’Oriente, così come i termini solari, i solstizi stagionali e i crudeli cerimoniali di passaggio con frustate riservate ai maschi che ricordano le usanze tibetane all’interno dei monasteri.
Rapimenti, massacri, violenza di genere, lotte brutali, prevaricazioni straniere e cannibalismo sono solo alcune delle tematiche che l’autrice ci presenta vividamente.
Si evince come l’opera sia frutto di ricerche approfondite che Claudia Reghenzi ha condensato in un quadro fedele dell’epoca, in un libro storico-antropologico che oltrepassa i confini della fantascienza. Nelle visioni del futuro e di una società malata e perversa, dove l’estrema trasgressione è protagonista tangibile, l’autrice, con un’analisi psicologica e criminologica, studia con attenzione l’oscurità dell’animo umano e le sue molteplici sfaccettature.
Con una penna raffinata e ricercata Claudia Reghenzi ci ha lasciato un romanzo di grande spessore.
Fiori Picco
Biografia dell’autrice:
Claudia Reghenzi nasce a Brescia nel 1954, si laurea in Scienze Politiche alla Statale di Milano, inizia un percorso di ricerca interiore, che continua tuttora, durante il quale riesce ad accedere all’humus della sua creatività. La passione per i viaggi si è rivelata nutrimento per la scrittura. Con la Zephyro Edizioni ha pubblicato i romanzi Il ponte su due mondi nel 2006, Giallo all’ombra del Vescovado nel 2009, nel 2010 “La sincronicità come manifestazione angelica” contributo al saggio Angelicamente e nel 2012 Un anno con Don Giovanni.
Link di acquisto del libro:
https://www.amazon.it/sguardo-della-sciamana-Claudia-Reghenzi/dp/8883890868
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