Giudice Dee, Olanda, 1951 / Robert van Gulik
Nell'antica Cina il ruolo dell'investigatore era sempre sostenuto dal
magistrato del distretto in cui si era verificato il delitto. Così, ispirandosi
a un personaggio realmente esistito nell'epoca T'ang tra il 630 e il 700, il giudice Ti Jen-chieh, l'olandese Robert van Gulik ha dato vita al giudice Dee. Non tutti sanno però che il primo romanzo poliziesco che lo vede protagonista non è stato scritto dallo studioso olandese bensì da un anonimo autore cinese del XVIII secolo.
Da poco assegnato al distretto di Chang-ping, il giudice Dee si trova a indagare su tre casi all'apparenza senza soluzione: un doppio omicidio nell'ambiente dei mercanti, l'apparizione di uno spettro che chiede giustizia sulla propria tomba e l'avvelenamento di una sposa durante la prima notte di nozze. Solo la raffinata capacità deduttiva del magistrato avrà infine la meglio su inganni e superstizioni. Il romanzo, per la prima volta edito in Italia, è introdotto da un prezioso scritto di van Gulik e corredato dalle sue note.
Questi celebri casi del giudice Dee, scoperti e tradotti in inglese dallo stesso van Gulik, costituiscono l'antecedente, nonché la fonte primaria di ispirazione - sia per i personaggi che per la struttura narrativa - dei suoi famosi gialli ambientati nel Celeste Impero.
Spesso assistito dal fedele consigliere Hoong Liang e dai poliziotti Ma Joong, Chiao Tai e Tao Gan, il giudice ha una famiglia numerosa (tre mogli e diversi figli) e nelle sue indagini non può naturalmente contare su impronte digitali, schedari, raccolte di giornali e analisi di laboratorio. Deve accontentarsi solo della sua intelligenza e del suo acume oltre che di un manuale, Istruzioni a un magistrato, da cui non si separa mai. Se la cava comunque benissimo, risolvendo ogni volta diversi problemi contemporaneamente. Tanto che nel 676 l'imperatore lo nomina presidente della corte di giustizia della capitale cinese.
Senza dimenticare che lo stesso Van Gulik illustrava con delicati disegni i suoi volumi (pubblicati in Italia da Garzanti e da Mondadori), possiamo ricordare che nella seconda metà degli anni Sessanta il giudice Dee ha avuto una versione a fumetti realizzata dall 'olandese Frits Kloezman, .
Nel 1969, Howard Baker ha prodotto sei storie Giudice Dee su Granada Television. La serie è stata criticata per l'uso di un attore inglese, Michael Goodliffe, con un trucco poco convincente per riprodurre il giudice.
Nel 1974, Gerald Isenberg ha adattato il romanzo Il monastero stregato in un film per la televisione, intitolato Giudice Dee e gli omicidi del monastero, con protagonista Khigh Dhiegh come Giudice Dee. La sceneggiatura è stata accreditata a Nicholas Meyer e Robert van Gulik. E' stato nominato per il premio Edgar, per il miglior film tv/miniserie nel 1975. Judge Dee in The monastery murders avrebbe dovuto essere il primo di una serie di telefilm, ma poi non se ne è fatto nulla.
Alcune delle storie giudice Dee di Robert van Gulik sono state adattate per la TV Cinese CCTV. CCTV ha prodotto la serie nel 2004, 2006, 2008 e 2010.A partire dal 2012, quattro serie di DVD differenti sono disponibili con sottotitoli in inglese.
Il 2010 ha visto l'uscita del film Detective Dee e il mistero della Fiamma Fantasma, diretto da Tsui Hark. Nel 2013 Tsui Hark ha girato il prequel Young Detective Dee: Rise of the Dragon Sea.
Nel 1976 padre Giovanni Maria Colasanti, con notevole sensibilità giornalistica, si rese conto delle possibilità educative (anche in senso estetico) sia del fumetto in sé stesso, sia della componente fumetto sul “suo” giornale: sicché rapidamente il Messaggero dei Ragazzi acquisì l’impronta decisa della sua personalità. Altrettanto gradualmente, da quel lontano 1969 in cui nacque, il giornale andò cambiando con l’introduzione di cose nuove, inusitate e “belle” (per esempio entrarono al giornale certi fumetti esteri mai pubblicati in Italia, come Il Giudice Dee, basato sui corrispondenti e raffinati romanzi gialli ben noti agli appassionati italiani di questo “genere” letterario).
Robert Hans van Gulik (Zutphen, 9 agosto 1910 – L'Aia, 27 settembre 1967) fu studioso di culture orientali e diplomatico, è autore di originali romanzi polizieschi apprezzati da colleghe come Agatha Christie e ambientati in Cina nel periodo della dinastia Tang (sec. VII).
È rinomato come esperto di letteratura, arte e storia orientale.
I romanzi di van Gulik sono noti per l'accuratezza nella descrizione della cultura e dell'ambiente cinesi. Tra essi: I delitti della campana cinese (The Chinese Bell Murders, 1951), I delitti dell'oro cinese (The Chinese Gold Murders, 1959), La scimmia e la tigre (The Monkey and the Tiger, 1965).
Nessun commento:
Posta un commento