venerdì 29 agosto 2025

Sam Spade


Stati Uniti, 1930 / Dashiell Hammett

«Samuel Spade aveva la mascella inferiore ossuta e pronunciata, il suo mento sporgeva come una V, sotto la mobile V della bocca. Le sue narici si sollevavano in un'altra V più piccola. Soltanto i suoi occhi giallo-grigi tagliavano la sua faccia con una linea orizzontale. Il movimento della V era ripreso dalle folte sopracciglia che si diramavano da due rughe gemelle al di sopra del naso aquilino». 
E ancora: «Era alto un buon metro e ottantacinque. L'ampio giro delle spalle faceva apparire quasi comica la parte superiore del corpo - era largo quanto era grosso - e non permetteva alla giacca grigia appena stirata di cadere alla perfezione ...». 



Ecco come Dashiell Hammett descrive Samuel Spade, detto Sam, all'inizio de Il falcone maltese (The maltese falcon, 1930). Questa descrizione corrisponde a quella di Humphrey Bogart, che lo ha magistralmente interpretato nel film Il mistero del falco. Probabilmente non troppo. Ma poco importa perché, come ha scritto Mario Monti, «Bogart si addossò la parte di Sam Spade con una naturalezza
che spaventava: era come se indossasse il proprio cappotto».



Protagonista di tre racconti e di un solo romanzo (che alcuni critici considerano il miglior romanzo poliziesco in assoluto), Sam Spade vive a San Francisco ed è un uomo della strada che esercita un mestiere come un altro, tanto per sbarcare il lunario. Uno scettico che ha un debole per le donne, ma che raramente si fida di loro. Un detective, per dirla con Ellery Queen, «che scova il colpevole anche quando disprezza il cliente».


Prima del film diretto da John Huston nel 1941, con Humphrey Bogart nella parte dell'investigatore creato da Dashiell Hammett, Sam Spade era già stato portato altre
due volte sullo schermo. Nel 1976 David Giler ha poi diretto L'uccello tutto nero (The black bird), "arricchito" nella versione italiana da numerosi doppi sensi, con George Segal nel ruolo di Sam Spade jr.



Negli anni Quaranta Sam Spade è stato protagonista anche di una serie radiofonica molto popolare negli Stati Uniti.

giovedì 28 agosto 2025

Comunicato stampa "Autobahn" di Fabrizio Borgio

 Autobahn (copertina)


Comunicato stampa


"Autobahn" di Fabrizio Borgio
Viaggiare significa muoversi attraverso differenti dimensioni parallele?
Roberto e Maurizio, due amici alla soglia della mezza età, vivono la loro vacanza perfetta. In viaggio
per l'Europa, passano attraverso scoperte, incontri ed esperienze come se ogni giorno fosse
l'ultimo. E insieme ritrovano una maggiore confidenza, un confronto più profondo.
Ma tra Amsterdam e Heidelberg, Strasburgo e Colmar, Berna e la val d'Aosta, piccole incongruenze
si palesano. Paesaggi, edifici e geografie che non sono esattamente come dovrebbero essere.
Viaggiare significa muoversi attraverso differenti dimensioni parallele?
In un'atmosfera da film nouvelle vague, tra riferimenti politici, proteste sociali e teorie delle
stringhe, con uno stile ricercato e piacevolmente démodé, Fabrizio Borgio evoca le inquietudini
dell'età di mezzo. Una continua, disperata ricerca dell'equilibrio tra voglia di vivere e disincanto,
trasgressione e conformismo, razionalità e delirio.
Come se solo nel tempo sospeso del viaggio si potesse raggiungere un più intimo contatto con il
proprio sé.
Delos Digital editore, collana Frattali a cura di Maurizio Cometto
143 pagine, romanzo, € 3,99 (versione ebook), € 16 (versione stampata)
Link diretto: https://www.delosstore.it/ebook/55653/autobahn/
Copie disponibili per segnalazioni e recensioni
L’autore: Fabrizio Borgio, classe 1968, piemontese. Ex militare, membro della Croce Rossa italiana.
Fantascienza, horror, mystery, fantastico tout court, gialli e noir sono i generi che maggiormente lo
interessano, ma non si pone paletti di sorta nella scrittura. I suoi libri sono usciti per i tipi di Fratelli

 Frilli editori e Acheron Books. Attualmente pubblica per Segretissimo Mondadori. Autobahn, primo lavoro  per la collana Frattali di Delos Digital, è l'ennesimo sconfinamento di genere.
DELOS DIGITAL edizioni / delos.digital / comunicazione@delosdigital.it

mercoledì 27 agosto 2025

AperiChiacchiera con... Ilaria Vecchietti parleremo Mitologia Bantu. (1)

  

Ciao,

Ilaria ci porta a conoscere i popoli Bandu e le loro credenze.

 

MC – Dove ci troviamo per l’aperitivo?

I – Buonasera, ma che bello che parliamo anche di questo popolo 😊

Allora andiamo in un piccolo paesino di montagna, come ad esempio quelli dove abito io (io abito in Valsesia).

MC – E cosa beviamo assieme?

I – Ti piace la grappa? A me quella alla nocciola 😊 (mai bevuta, la provo volentieri, grazie)

MC – Chi sono i popoli Bantu e dove li troviamo?

I – Bantu comprende a un vasto gruppo etno-linguistico di oltre 400 etnie dell'Africa subsahariana e distribuite dal Camerun all'Africa centrale, orientale e meridionale.

MC – Perché si chiamano in questo modo?

I – Bantu, nella maggior parte delle popolazioni, significa gente, quindi è usato per raggruppare le lingue bantu.

MC – Che caratteristiche hanno le mitologie di questi popoli?

I – La mitologia bantu ha un nucleo comune e poi si sono sviluppate tradizioni differenti per i diversi gruppi.

Hanno comunque la credenza di un Dio unico supremo, una figura poco definita e con una pluralità di nomi.

Interessante è che, in genere, non è considerato il creatore del mondo o degli animali. Si pensa invece che abitasse la terra e poi l’abbia abbandonata, offeso dal comportamento degli uomini verso la natura.

E un altro aspetto interessante è che non esiste proprio un culto dedicatogli, perché si pensa che sia troppo lontano dagli uomini per essere interessato alle loro vicende.

MC – Perché ha così tanti nomi diversi e quali sono?

I – Perché vengono identificate più di 500 lingue bantu.

MC – È vero che si sono sviluppate in maniera diversa a seconda della zona in cui troviamo questi popoli?

I – Esatto, come detto prima di parla di più di 400 gruppi e quindi le tradizioni si sono sviluppate in base alle zone geografiche dove abitano e in base alle influenze delle altre culture.

 

MC – Si potrebbero raggruppare in gruppi in base a come si sono sviluppate queste credenze?

I – Eh, credo che varia proprio da gruppo a gruppo… e quindi, come detto, più di 400 😊

MC – Ci sono storie legate alla nascita del mondo o del loro popolo?

I – Aspetto molto interessante, pare non esserci miti sulla creazione del mondo e degli animali, per i Bantu esistevano già.

Invece c’è il mito (o meglio più miti) della creazione dell’uomo.

Alcuni pensano che i primi uomini siano nati da una pianta. In altre tradizioni, i primi uomini uscirono da una caverna o da un buco nel terreno. Altri ancora narrano dell’arrivo degli uomini nel mondo insieme al loro bestiame.

Ma anche per questi miti c’è una particolarità, riguardano solo l’origine del loro gruppo e non del genere umano in senso lato.

MC – Secondo te, come mai idee così diverse sulla nascita dell’uomo?

I – Una domanda molto interessante, mi sono sempre chiesta come tutte le mitologie avessero una visione sempre diversa… però non si ha nessuna risposta.

MC – Ci sono leggende legate alla nascita ai primi uomini?

I – Ecco, appena spiegato sopra 😊

MC – SI J ma io intendevo se potevi raccontarcene qualcuna di carina o interessante.

I – Oh, sì, scusa non avevo capito… allora posso raccontare quella dei Bantu del Congo.

Loro pensano che sia stato Mbombo a creare l’uomo, divinità che regnava su un mondo oscuro dove c’era solo l’acqua. Mbombo ebbe un forte mal di pancia, che gli fece vomitare il sole, la luna e le stelle. L’acqua evaporò formando le nuvole e così abbassando il livello sorsero le montagne.

Il Dio continuò a vomitare per giorni e giorni, animali, alberi, e anche uomini e donne.

MC – Il mito del camaleonte a cosa è riferito?

I – Interessante è il mito del camaleonte, che spiega l’origine invece della morte.

Dio inviò il camaleonte agli uomini, dicendogli di portare il seguente messaggio: "Gli uomini non muoiano". Il camaleonte si avviò, procedendo lentamente e fermandosi a mangiare lungo la via.

Dopo qualche tempo, Dio inviò la lucertola agli uomini, dicendole di portare il seguente messaggio: "Gli uomini muoiano". La lucertola partì velocemente e giunse dagli uomini prima del camaleonte.

Gli uomini così seppero che sarebbero morti e quando il camaleonte giunse, gli uomini avevano già accettato il messaggio della lucertola, e non poterono accogliere quello del camaleonte.

Poi come sempre ci sono anche delle varianti.

Per via di questa leggenda, camaleonti e lucertole sono considerati animali di cattivo auspicio in gran parte dell'Africa subsahariana.

MC – In altre zone, invece, come vengono considerati?

I – Non hanno significato.

 

MC – È vero che credono alla vita dopo la morte?

I – Sì, tutti i bantu credono nella vita dopo la morte.

Ritengono che gli spiriti dei morti continuino a vivere e possano influire sul mondo dei vivi, ma è un’esistenza limitata nel tempo: gli spiriti continuano a vivere finché c'è qualcuno che si ricorda di loro.

Gli spiriti dei morti possono comunicare con i vivi attraverso in vari modi: in sogno, per mezzo di presagi o con l'intervento di un divinatore.

Se si offende in qualche modo lo spirito dei propri antenati, essi possono vendicarsi procurando malattia o sventura, mali di cui ci si potrà liberare solo rappacificandosi con gli antenati nei modi stabiliti da un divinatore.

Catastrofi come inondazioni, carestie o invasioni di locuste sono attribuite all'ira degli spiriti.

MC – Cosa succede se non vengono ricordati o se si offendono?

I – Se non vengono ricordati si dissolvono; invece se offesi si possono vendicare anche duramente.

MC – Per loro cosa sono gli spiriti?

I – Gli spiriti non appaiono ai vivi nella loro forma originale, ma in forma di animali (soprattutto serpenti e uccelli, o qualche volta come mantidi).

MC – Ci troveremo per un altro aperitivo per continuare parlare di questo “popolo”, che ne dici?

I – Certamente!

Buona lettura 😊


sabato 23 agosto 2025

Recensione... Vorrei dirti di M.C. Buoso

L'immagine attuale non ha un testo alternativo. Il nome del file è: vorrei-dirti-mughetti.png 

Ringrazio Andrea per la bella recensione che ha fatto al mio libro sul Blog Respiro di Libri.

Grazie e Buona lettura.

......

 

La protagonista di “Vorrei Dirti” è Diva, una donna ormai adulta che sente il bisogno di riavvicinarsi al padre, dal quale si era allontanata oltre quindici anni prima per sfuggire al “matrimonio combinato” che lui le avrebbe proposto con il suo amico Bruno. Il padre di Diva all’epoca era sposato con Alice, dopo la scomparsa della madre della protagonista.

Il libro inizia come una sorta di monologo di Diva stessa, riportando gli stralci della lunga lettera che la donna scrive al padre nel tentativo di riallacciare i rapporti e superare silenzi e incomprensioni del passato.

La lettera però arriva al destinatario, torna indietro in quanto lo stesso risulta sconosciuto, e così Diva intraprende un viaggio “investigativo” insieme fisico ed emotivo nel passato per scoprire che cosa ne è stato di quel padre del quale avevo perso le tracce oltre un decennio fa. La moglie, o ex moglie, del padre, Alice, è la chiave del mistero e per capirlo bisogna arrivare a parlare con lei.

Vorrei Dirti è sostanzialmente diviso in due parti, il lungo flashback nel passato, nel quale la realtà emerge attraverso il filtro dei ricordi, e quello del presente dove la stessa si manifesterà in forme ben diverse da quelle ricordate dalla protagonista. La narrazione è inframmezzata dalle “poesie” della protagonista Diva, spesso dedicate al padre stesso, e scritte in una grafica che ricorda la poesia visiva. La poesia finale è composta da tutte le frasi che aprono i capitoli.

Da un’autrice eterogenea come Maria Cristina Buoso, Vorrei Dirti è un libro che sembra nascere da un’esigenza di elaborazione narrativa di un vissuto personale, con elementi nel quale molte persone possono riconoscersi, e che affronta il tema della discrepanza tra ricordi e realtà dei fatti del passato. Una scrittura essenziale e intensa lo rende particolarmente coinvolgente dal punto di vista emotivo.








https://respirodilibri.blogspot.com/2025/02/recensione-romanzo-by-andrea-vorrei.html




venerdì 22 agosto 2025

Sam Pezzo

 


Italia, 1979 / Vittorio Giardino

Coraggioso investigatore privato pieno di contraddizioni, questo interessante
personaggio vive con la realtà che lo circonda un rapporto umano e disincantato, non privo di una certa dose di autoironia. I tempi sono quel che sono, ed egli cerca
di sopravvivere in un mondo nel quale ormai imperversano le nuove bande metropolitane, crudeli e spietate, che non esitano a uccidere e sono prive di quella specie di "etica professionale" che era talvolta presente nei vecchi delinquenti, tra
i quali Sam Pezzo conta qualche conoscente. 



Ambientate in una grande città, che potrebbe essere Bologna, dove l'autore vive e lavora, o la Little Italy di New York. le avventure di Sam Pezzo sono piene di
suspense e sempre aderenti a una realtà crudemente attuale oltre che chiaramente e dichiaratamente ispirata all'hard-boiled school del romanzo poliziesco statunitense, quello alla Raymond Chandler e alla Dashiell Hammett, tanto per intenderei. 



La cosiddetta scuola dei duri, come si dice di solito nel nostro paese. Ma devono molto anche ad alcuni celebri detective della storia del fumetto. Soprattutto al Dick Tracy di Chester Gould e al Red Barry di Will Gould. 
Come ha scritto Luigi Bernardi, «Sappiamo poco, come è giusto che sia, sul passato di Sam Pezzo. Nessuno ce l'ha mai raccontato, e lui stesso è sempre molto avaro di confidenze. A volte sorge persino il dubbio che lui , nel mondo della sua città, ci stia da sempre, e abbia finito per rappresentarne una delle tante facce, forse la meno conosciuta, ma non certo la meno rilevante». 



Ben consapevole dei propri limiti e quasi sempre perdente sul piano personale,
soprattutto dal punto di vista sentimentale, visto che in genere le donne si limitano a servirsi di lui, in un modo o nell'altro, senza provare mai nulla nei suoi confronti, Sam Pezzo non di rado viene coinvolto con ogni genere di delinquenti in risse, sparatorie e in altri incerti del suo tutt'altro che facile e riposante mestiere. È duro coi duri, ma speso le busca di santa ragione; ciò non gli impedisce di condurre sempre caparbiamente e con successo le sue indagini. Anche quando chi gli aveva affidato l'incarico gli chiede improvvisamente di lasciar perdere e di occuparsi d'altro.



Le storie di questo interessante personaggio sono apparse sulle pagine de Il Mago e di Orient Express e sono state raccolte in volume dalla Comic Art.

giovedì 21 agosto 2025

Segnalazione: Un’estate per arrendersi Di Jess Michaels

 


 

il 1 luglio è uscito il 3° libro della serie Stagioni di Jess Michaels.

 “Un’estate per arrendersi” è un second chance il cui lieto fine arriva dopo un lungo percorso in cui

 più che l’amore occorre ritrovare la fiducia reciproca. Troppo dolore e troppi segreti hanno separato

 una coppia che dopo tre anni si reincontra e ritrova una passione mai spenta (il livello di spicy è più

 alto della media dei libri di Jess Michaels, che è tutto dire…) ma il cui amore è stato mortificato in

 modo quasi irreparabile.

Buona lettura

Scheda libro 


Titolo: Un’estate per arrendersi (titolo originale: One Summer of Surrender)

Autore: Jess Michaels
Traduttore: Isabella Nanni

Editore: The Passionate Pen LLC (prima edizione in lingua originale: luglio 2016)

Genere: Romance storico

Prezzo ebook: € 4,99 – disponibile anche in Kindle Unlimited 

Prezzo cartaceo: da definire

Data pubblicazione: 1 luglio 2025

Serie: Stagioni 

Link di acquisto Amazon:

https://www.amazon.it/Unestate-arrendersi-Stagioni-Vol-3-ebook/dp/B0FBT1DMVD/  


Trama/Sinossi

Un romance storico altamente sensuale dalla penna di Jess Michaels,

 autrice bestseller di USA Today.


Lucien, Conte di Stenfax, è stato fidanzato due volte, ma solo una volta è stato davvero innamorato.

 L’oggetto del suo affetto era la giovane che amava fin dall’infanzia, Elise. Quando lei lo lasciò per un

 uomo più ricco e di rango più elevato, lui ne fu distrutto. Ora lei è vedova e lui si ritrova nuovamente 

attratto da lei, come una falena dalla fiamma.


Elise aveva le sue ragioni per allontanarsi da Lucien, ragioni che lui non capisce. Tornata in società, 

ora è in gravi difficoltà finanziarie e sta persino pensando di trovarsi un protettore di cui diventare l’amante. 

Ma Lucien continua ad apparire nei momenti più inopportuni ed è solo questione di tempo prima che il

 desiderio tra loro esploda.


Il tempo dirà se Lucien riuscirà a superare il suo desiderio di vendetta. E se Elise riuscirà a convincerlo

 che merita di più, nonostante il passato.


Lunghezza: Romanzo integrale (circa 70.000 parole)
Grado di sensualità: Alto. Molto alto.

Questo libro può essere letto come romanzo a sé stante, 

ma fa parte di una serie (Stagioni).


Estratto

«Qui è dove incontrerai la signora. Parlate e, se riuscite a trovare un accordo, fate come volete. 

Spero di vederti dopo per bere qualcosa insieme.» Gli fece un cenno con la testa quando lui entrò 

e se ne andò. 

Stenfax si guardò lentamente intorno. Nell’angolo della stanza c’era un letto coperto da raso

 drappeggiato rosso acceso. Il fuoco ardeva nell’enorme camino e davanti ad esso c’era un divano

 di velluto nero. Questa era una delle stanze più belle di Vivien, pensò. E non, a quanto pareva, una 

di quelle in cui gli altri ospiti potevano spiare. Lo verificò con un rapido scrutinio della stanza alla 

ricerca di buchi nascosti.

Soddisfatto, si tolse la giacca e la appese a una sedia vicino al letto. C’era una finestra accanto ad essa e

 vi si avvicinò. Poteva vedere la terrazza laterale della sala da ballo e c’erano delle coppie che vi si aggiravano,

 baciandosi, toccandosi, una addirittura stava facendo l’amore. Il suo corpo fremette e chiuse gli occhi,

 pensando a mani morbide sulla sua carne, a labbra calde che coprivano le sue, pensando a...

Elise.

Aprì gli occhi di scatto e scosse la testa per cancellare l’immagine. No, non avrebbe pensato a Elise 

questa sera. Non avrebbe inquinato una notte di piacere con una sconosciuta consenziente.

Neanche a farlo apposta, sentì la porta aprirsi alle sue spalle e un fruscio di gonne prima che la porta

 venisse richiusa. Si voltò lentamente, stampandosi in volto un sorriso di benvenuto per la donna che 

gli avrebbe procurato quel piacere.

Ma quando la vide, il sorriso svanì. Il sangue gli defluì dal viso e gli cominciarono a tremare le mani. 

Fissò la donna che era entrata nella stanza e la sua mente cominciò a urlargli contro.

Elise. Era Elise. Era in piedi davanti alla porta e lo fissava con un’espressione sgomenta e inorridita che 

doveva coincidere con la sua. 

Ed era bellissima. Non la vedeva da tre lunghi anni, una circostanza organizzata e pianificata in modo

 impeccabile perché guardarla sarebbe stato troppo doloroso. E lo era, perché tutto di lei era ancora

 più bello di quanto ricordasse.

Era una bellezza statuaria, più alta di due spanne della maggior parte delle donne del loro ambiente. 

Questo significava che sovrastava molti uomini, ma mai lui. Era sempre stata perfetta tra le sue braccia.

 Ma non era solo la sua altezza a conferirle presenza. 

Elise era splendida. Il suo viso trasmetteva intelligenza e, insieme agli zigomi alti, alle labbra carnose, 

agli occhi verdi lucenti e ai capelli rosso chiaro, era sempre stata il tipo di donna che gli uomini si 

voltavano a guardare quando passava. 

Pensò tutto questo nella frazione di secondo in cui la vide davanti, e poi il suo cervello ebbe un sussulto,

 riconoscendo non solo che lei era lì, ma anche dov’era quel . Elise si trovava da Vivien Manning, una

 casa di malaffare, dove gli uomini venivano a divertirsi e le donne a cercare protezione. 

Lei era qui in una stanza con lui. Si sentì montare dentro un senso di rabbia mista a tradimento e 

confusione a un livello tossico. Deglutì a fatica e trovò la voce.

«Che diavolo ci fai qui



Biografia autore 

Jess Michaels è un’autrice bestseller di USA Today. Sebbene abbia iniziato come autrice tradizionale 

pubblicata da Avon/HarperCollins, Pocket, Hachette e Samhain Publishing, e anche da Mondadori in 

Italia nella collana “I Romanzi Extra Passion”, nel 2015 è passata al self publishing e non si è mai guardata

 indietro! Ha la fortuna di essere sposata con la persona che ammira di più al mondo e di vivere nel cuore di Dallas. 


Quando non controlla ossessivamente quanti passi ha fatto su Fitbit, o quando non prova tutti i nuovi gusti

 di yogurt greco, scrive romanzi d’amore storici con eroi super sexy ed eroine irriverenti che fanno di tutto 

per ottenere quello che vogliono senza stare ad aspettare.



Biografia traduttrice:

Isabella Nanni si è laureata in Lingue e Letterature Straniere Moderne ed è iscritta al Ruolo Periti ed Esperti per la

 categoria Traduttori e Interpreti. Le sue lingue di lavoro sono IngleseTedesco e Spagnolo, da cui traduce verso 

l’italiano, lingua madre. A gennaio 2019 è risultata vincitrice ex aequo del concorso di traduzione de “La Bottega

 Dei Traduttori”. Dopo un MBA da diversi anni è libera professionista e si occupa di traduzioni, sia editoriali che

 tecniche. È inoltre consulente commerciale per editori di testate trade. Ha tradotto sia romance contemporanei che 

storici per varie autrici tra cui Jess Michaels, Tess Thompson, Crystal Kaswell, Jill Barnett e Judith Keim.


Coltiva rose di tutti i colori e con una vita di riserva studierebbe arabo, cinese e russo. Non potendo, si affida 

ai colleghi traduttori per allargare i suoi confini culturali