venerdì 27 giugno 2025

Commissario Richard



Italia, 1936 / Ezio D'Errico

A capo della seconda brigata mobile della Sureté parigina, il commissario Emilio Richard è un vecchio funzionario richiamato in servizio.
È grande e grosso, calvo e con le sopracciglia cespugliose. Vive in un appartamentino piccolo borghese con la sorella Genoveffa, ansiosa e protettiva, e dalla finestra del suo ufficio al Quai des Orfèvres, ingombro di oggetti inutili, si vede un pezzo di una torre di Notre-Dame.



Onesto, cocciuto ed estremamente ligio al proprio dovere, oltre che molto fiducioso nella giustizia umana, il commissario Richard ha grandi doti di umanità e riesce sempre a immedesimarsi nei pensieri e nei sentimenti della vittima e del colpevole.
«Il mio metodo - spiega una volta al suo giovane nipote - è un modo di intendere la vita e gli uomini... credi, si tratta sempre di comprensione e di umanità. Io mi
affeziono al mio personaggio come un amatore di antichità si affeziona al pezzo di scavo che le sue mani delicate e robuste liberano dalle macerie della città seppellita da millenni sotto la cenere del vulcano ... ci vuole pazienza, tenacia, amore... una mossa falsa e la statua va in briciole. Oh ... badiamo bene di non andare a ripetere in giro queste cose, se no mi pigliano per un pazzo... ».



Nel personaggio del commissario Richard, che non crede ai metodi della polizia scientifica, c'è molto del commissario Maigret di Georges Simenon, che dal 1934 aveva abbandonato il suo popolare personaggio per dedicarsi a lavori più impegnativi, riprendendo le sue avventure soltanto all'inizio degli anni Quaranta. l romanzi con il commissario Richard sono stati pubblicati da Mondadori.

 

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