Commissario Hans Barlach, Svizzera, 1952 / Friedrich Durrenmatt
Vedovo e ammalato di cancro, il commissario Hans Barlach è una delle più straordinarie figure di poliziotto di tutta la letteratura poliziesca.
Definito «una specie di Maigret che abbia letto Heidegger», è un individuo plasmato su una fede integerrima e tutta positiva ma, convinto nello stesso tempo della fondamentale impotenza di questa a sconfiggere il male, non esita a ricorrere spietatamente alle regole di un gioco amorale per eliminare quei criminali che la legge della giustizia terrena non può colpire.
Così in Il giudice e il suo boia (Der Richter und sein Henker, 1952), forse il più geniale dei romanzi polizieschi di Friedrich Durrenmatt, non esita a incriminare e a fare uccidere un suo vecchio nemico, responsabile in passato di numerosi delitti rimasti impuniti, per l'unico crimine che non ha commesso.
Il commissario Hans Barlach ritorna l'anno successivo in un magistrale thriller, II sospetto (Der Verdacht, 1953), e in seguito in La promessa (Das Versprechen, 1958), ennesima variazione sul tema dell'inverted story che reca come significativo sottotitolo Un requiem per il romanzo poliziesco.
Paolo Stoppa ha sostenuto con straordinaria aderenza il ruolo del commissario Hans Barlach nella riduzione televisiva de Il giudice e il suo boia e de Il sospetto, trasmessi dalla Rai nel 1971. Questi romanzi sono stati pubblicati in Italia da Feltrinelli, mentre La promessa è stato pubblicato da Einaudi.
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