Drury Lane, Stati Uniti, 1932 / Barnaby Ross
«Durante tutta la mia vita ho interpretato sulle tavole del palcoscenico il delitto, la passion e l'asassinio, che rappresentano l'apice del dramma umano. Ora, se mi è possibile, vorrei interpretarlo nella vita vera, coprendolo, sviscerandolo dalle vicende delle persone reali. E credo di poter offrire a questo scopo qualità veramente uniche, perché, sulla scena ho ucciso per un numero incalcolabile di volte. Ho sofferto l'agonia dell'intrigo, le torture della coscienza. Sono stato Macbeth, sono stato Amleto. ( ... ) Ho esperienza, comprensione, introspezione, concentrazione: ecco perché posso affermare di possedere facoltà di deduzione e indagine».
Ecco come il sessantenne - ma dimostra almeno venti anni di meno - ex attore Drury Lane, costretto ad abbandonare le scene per una progressiva sordità, si presenta all'esterrefatto ispettore Thumm, «Un uomo gigantesco con il volto brutto come il peccato».
E le perplessità dell'ispettore Thumm aumenteranno non poco quando scoprirà che l'eccentrico sessantenne, che preferisce leggere le parole sulle labbra della gente piuttosto che usare un normale apparecchio acustico, ama indossare costumi shakespeariani e si è ritirato a Hamlet, nei pressi di New York, in un castello sul fiume Hudson, zeppo di armature e cimeli elisabettiani, dove vive in compagnia del gobbo Quacey, suo parrucchiere e truccatore durante quarant'anni di teatro.
La carriera di investigatore dilettante dell'ex attore inizia quando, senza neppure uscire dal proprio castello, scopre chi ha assassinato un agente di cambio senza scrupoli. Da quel momento aiuterà in altre occasioni l'ispettore Thumm, contribuendo in modo determinante all'esito positivo di varie indagini. La sua filosofia? «Tante volte l'uomo della strada scopre la verità più facilmente del tecnico, perché non è distratto dalla teoria ma si attiene strettamente alla logica dei fatti».
Creato nel 1932 e in seguito protagonista di altri tre romanzi, pubblicati in Italia da Mondadori, Drury Lane costituisce una sorta di ponte gettato tra il passato e il futuro dei due autori (Fredric Dannay e Manfred Lee, che qui firmano come Barnaby Ross, ma più noti con lo pseudonimo di Ellery Queen), in quanto questo personaggio ha qualcosa del primissimo Ellery Queen, anticipandone le future analisi psicologiche.
I romanzi che hanno come protagonista Drury Lane costituiscono un ciclo unitario ed autoconclusivo, in cui Ellery Queen sperimenta vari sottogeneri del romanzo giallo, con caratteristiche che verranno poi riprese nei successivi romanzi dell'omonimo detective: l'iniziale La tragedia di X (1932), il secondo romanzo del ciclo La tragedia di Y (1932), il terzo romanzo, La tragedia di Z (1933), il quarto romanzo del ciclo, Cala la tela (1933).
La conclusione del libro mette fine al ciclo stesso dei quattro romanzi, lasciando tuttavia irrisolti alcuni punti focali della storia gialla. Viene sostanzialmente messa in crisi la razionalità che caratterizza tutti i tradizionali romanzi di Ellery Queen.
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