Dick Tracy, Stati Uniti, 1931 / Chester Gould
L'11 ottobre del 1931, mentre i film sui gangster vengono proiettati con successo sugli schermi e i giornali sono pieni di notizie di cronaca nera, il Chicago Tribune ospita la prima striscia di un nuovo personaggio, il Dick Tracy di Chester Gould. Non soltanto la prima serie poliziesca, ma anche la prima estremamente realistica, quella in cui la violenza si inserisce nel mondo dei fumetti. I tempi erano infatti tali che anche i fumetti avevano bisogno di un poliziotto grintoso e tutto d'un pezzo, capace di rispondere per le rime alla violenza della malavita.
Ripetutamente ferito, colpito con vari oggetti contundenti, accoltellato, picchiato a sangue, quasi accecato con l'acido e chi più ne ha più ne metta, Dick Tracy vive pericolosamente e non si tira mai indietro di fronte al pericolo. È entrato nella
polizia non solo per amore della giustizia, ma anche per una sorta di vendetta personale, dopo che i gangster hanno assassinato il padre della futura moglie, e non sembra disposto a fermarsi di fronte a nulla pur di catturare i criminali.
I lettori apprezzarono sin dall'inizio il realismo e il contenuto drammatico, la violenza e il dinamismo della nuova serie, e Gould, considerato un maestro indiscusso della suspense, ha creato col suo straordinario talendo espressionistico (tanto che qualcuno l'ha definito il Georges Grosz dei fumetti) una serie pressoché infinita di cattivi da opporre di volta in volta al suo poliziotto tutto d'un pezzo.
Tra questi vogliamo ricordare almeno Frank Redrum, che nascondeva il proprio viso dietro a una maschera che ne cambiava completamente le fattezze; Pruneface, dal viso raggrinzito come una prugna secca; il nanerottolo Jerome Trohs e il
terribile e sfortunato Flattop. Quando Gould decise di far morire Flattop, i giornali che pubblicavano le avventure di Dick Tracy ricevettero innumerevoli lettere, telegrammi e biglietti di condoglianze. Molti chiedevano il privilegio di poter onorare il criminale con una degna sepoltura a proprie spese, e a Middletown, nel Connecticut, venne organizzata una veglia funebre con tanto di bara!
Pur essendosi dedicato anima e corpo alla lotta contro la malavita, Dick Tracy (che negli anni Settanta si è fatto crescere per un breve periodo dei baffetti alla Clark Gable), ha avuto anche un'intensa vita privata. Probabilmente perché questa finiva spesso con l'incrociarsi con quella profesionale. Junior, un ragazzo che ha adottato nel 1932, è stato più volte rapito, come la futura moglie, Tess Trueheart, sposata nel 1949, e la figlia Bonnie Braids, nata due anni dopo.
Chester Gould lascia nel 1977 Dick Tracy nelle mani dei suoi assistenti, lo sceneggiatore Max Collins e il disegnatore Dick
Fletcher, che alla sua morte sarà sostituito da Dick Locher. Il ruolo di Dick Tracy è stato sostenuto da Ralph Byrd in quattro film distribuiti nel 1937, nel 1938, nel 1939 e nel 1941 dalla Republic. Nel 1946 la RKO cercò di imporre Morgan Conway nel ruolo del popolare detective, ma gli spettatori richiesero a gran voce Byrd, che l'anno successivo avrebbe interpretato altri
due film che non suscitarono però particolari entusiasmi al botteghino.
Furono prodotti quattro lungometraggi fra il 1945 e il 1947, un serial radiofonico dalla NBC nel 1944 e una serie televisiva (1950-1951); nel 1990 venne realizzato un altro film diretto da Warren Beatty e interpretato da Madonna, Al Pacino e Dustin Hoffman e vincitore di tre premi Oscar.
Nel 1995 fu una delle venti serie a fumetti incluse nella serie commemorativa di francobolli statunitensi Comic Strip Classics. Il personaggio è probabilmente l'unico a essere stato parodiato da un'altra striscia: nel 1948 il fumettista Al Capp ideò il personaggio di Fearless Fosdick, un poliziotto pasticcione e sfortunato caricatura di Dick Tracy, protagonista di avventure poliziesche parodia di quelle del personaggio di Gould.
Nel 1946 Chester Gould introduce nella striscia un particolare gadget: la radio a doppia frequenza, una specie di walkie-talkie da polso indossato da Tracy come un orologio e in dotazione all'intera forza di polizia. Viene usato da Tracy per comunicare con i colleghi, e diviene uno dei trademark della striscia. Da notare che negli anni quaranta una simile tecnologia era qualcosa di molto vicino alla fantascienza e divenne un elemento fantastico molto apprezzato.
L'evoluzione tecnologia dei gadget di Dick Tracy proseguì negli anni sessanta quando fu introdotta la Space Coupe, una navicella spaziale a propulsione elettromagnetica che ampliò il campo d'azione di Dick Tracy facendolo arrivare sulla luna dove viene scoperta una razza di umanoidi. Tutto questo causò una vera e propria escalation nelle storie, che si fecero sempre più fantascientifiche.
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