Comunicato stampa
In "Pazzo Mondo" di Borelli la poesia non racconta e non
descrive, bensì coglie sensazioni e sforza di trasmetterle: e mentre un
uomo fa tutt'altro, forse insignificante, e forse si annoia, all'
improvviso al poeta appare la Musa.
E poco conta che l'uomo e il poeta siano la stessa persona.
Sono
ricordi che possono persino sembrare banali e comunissimi, ma
acquistano un momento di squisita creatività quando un tempo passato
viene per un momento preso come eterno. È questa la potenza della
memoria.
Quella di
Borelli è poesia della natura; una natura degli uomini che fa degli
uomini anche una parte della natura. E forse solo la poesia riesce a
risolvere l' antichissima divergenza tra naturale e umano, eterna e
conflittuale dialettica.
I versi di Borelli sono lampi di voluta sintesi e brevità che i lettore deve cogliere per esserne emozionato prima che convinto.
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