Elisabetta Tagliati
“Sette
porte”, sette mondi a loro volta densi di universi tattili o rarefatti.
Cifre misteriose sposate a ricordi e immagini visionarie, allegorie,
eros e tanto ancora: questo è il mondo di Grazia Velvet Capone, una vera
autrice in senso olistico.
Giorgio Salidu si
supera nel difficile ruolo di dare forma ai pensieri, producendo
immagini semplici e al contempo pregne di significato.
“L'anima talvolta è solo un sacco brillante, elegante e vuoto.”
La
riflessione sulla società si evince in numerose pagine, una
preoccupazione responsabile e amorevole, originata anche dal ricordo per
una giovinezza analogica che ancora spande i propri frutti tra i rami
verdi.
“Morire tutti i giorni non vedere mai il giorno in cui si muore davvero.”
L'eros
che va disgregandosi, la situazione femminile, la guerra, ... Si
confrontano con la tendenza all'elevazione delle frequenze: un chiasmo
ambiguo e sgraziato che stimola l'autrice alla ricerca di un mondo nuovo
che sente con tutta se stessa e attivamente si impegna a realizzare.
È giunto il vostro turno di varcare le “Sette Porte".

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