giovedì 17 marzo 2022

LE DUE MOGLI DELLO SCRITTORE LU XUN


 

FLEBILE RAGGIO DI LUNA E ROSA ROSSA SBOCCIATA:

LE DUE MOGLI DELLO SCRITTORE LU XUN

 

I cinesi dicono che ogni uomo, nella sua vita, incontra due donne importanti: la prima è come un flebile raggio di luna; la seconda è come una rosa rossa sbocciata. Sicuramente fu il caso dello scrittore Lu Xun, nato nel 1881 a a Shaoxing e morto nel 1936 a Shanghai. In questo articolo non vi parlerò della sua ricca produzione letteraria né del suo  pensiero progressista. Vi racconterò la sua vita sentimentale e l’esperienza che lo accomunò ad altri celebri letterati della sua epoca: Xu Zhimo, Guo Moruo e Rou Shi.

Lu Xun era un uomo colto e dalla mentalità moderna ma, allo stesso tempo, era anche conservatore e tradizionalista. Fu una persona alquanto contradditoria, e i suoi due matrimoni ne sono un esempio.

 

 

 

Lo scrittore Lu Xun ( foto di Fiori Picco)

  In passato, molti intellettuali scappavano di casa per evitare matrimoni forzati combinati dai genitori. Da ragazzo Lu Xun andò a studiare medicina in Giappone con una borsa di studio governativa. Mentre era all’estero, la madre gli comunicò di avergli trovato una moglie. La donna in questione era Zhu An, una giovane analfabeta, sottomessa a un sistema patriarcale. Alla futura suocera piacque perché era obbediente e remissiva. La madre di Lu Xun sapeva che al figlio non piaceva quel tipo di ragazza, perciò si finse malata per farlo rientrare in patria. Da figlio devoto e rispettoso, Lu Xun tornò in Cina e si trovò intrappolato in un matrimonio che non desiderava. Non se la sentì di opporsi alla madre, per questo sposò Zhu An che, oltre a essere un’illetterata, era anche di aspetto deludente, quello che oggi in Cina definirebbero un vero “dinosauro” o “cespo di cavolo”.  

 

 

 

La moglie Zhu An ( foto di Fiori Picco)

 

 Lu Xun si rifiutò sempre di avere rapporti intimi con lei. La prima notte di nozze la lasciò sola, mentre lui pianse amaramente seduto alla sua scrivania. Non poteva incolparla di nulla; anche lei era vittima di un complotto e di un sistema feudale rigidissimo. Accettò la triste realtà considerandola un “dono” della madre. Anche se fu sempre ostile a quell’unione, decise di mantenerla economicamente e di trattarla come una sorella. Il lato  che più lo infastidiva era il suo analfabetismo. Non accettava che sua moglie non sapesse leggere né scrivere, pertanto chiese ai suoceri di darle un’istruzione adeguata. In risposta si sentì dire che lo studio non era una questione femminile.

Zhu An cercava di piacergli e di assecondarlo; per esempio, una volta, a tavola, Lu Xun parlò di una pietanza particolare che aveva assaggiato in Giappone, e Zhu An  annuì confermando di averla mangiata anche lei. Quell’episodio lo innervosì molto.

Tuttavia fu sempre gentile con la moglie, non la definì mai “brutta”, anche se i suoi colleghi scrittori commentarono il suo aspetto dicendo che la sensale aveva imbrogliato la famiglia di Lu Xun.

I poeti Xu Zhimo e Guo Moruo odiavano le loro mogli, tuttavia consumarono il rapporto, mentre Lu Xun era contrario a fare l’amore senza sentimento. Era comunque un uomo vitale e, quando qualcuno notò che, in pieno inverno, indossava pantaloni leggeri di cotone e gli chiese perché, lui rispose: “Per frenare i miei impulsi.”

Anche Zhu An non ebbe una vita facile, sentendosi continuamente rifiutata dal marito. Quando Lu Xun si trasferì a Shanghai, la lasciò nella casa ancestrale insieme alla madre anziana. Per lei fu una figlia e soprattutto una dama di compagnia.

 

 

 

La madre di Lu Xun ( foto di Fiori Picco)

 

Xu Guangping, la seconda moglie di Lu Xun, era più giovane di lui di vent’anni. Era una sua  allieva all’Università: colta, brillante, passionale. Prese l’iniziativa scrivendogli una lettera e, gradualmente, entrò nella sua vita dandogli un figlio.

Nel 2018, la scrittrice Qiao Ye è venuta in Italia a presentare il suo libro e, parlando,  abbiamo affrontato questo argomento. Mi sono sempre chiesta come avesse fatto Lu Xun a sposare Xu Guangping , se era legato in matrimonio a Zhu An e se all’epoca non esisteva il divorzio.

Qiao Ye mi ha spiegato che, prima del maoismo, in Cina, i matrimoni venivano registrati su un libro di famiglia, erano accordi scritti tra due clan appartenenti allo stesso ceto sociale. Non esisteva un ufficio competente, e il giorno delle nozze si pubblicava un annuncio sul giornale. I figli non potevano decidere chi sposare; le donne non avevano alcun diritto di esprimere il proprio consenso.

Con l’epoca maoista venne ufficializzato il matrimonio. La nuova legge stabiliva che entrambi i coniugi dovessero presentarsi all’anagrafe a firmare l’atto.

Le unioni del passato, specialmente se contratte con l’inganno, furono annullate. Per questo Lu Xun fu libero di sposare la donna che amava.

 

Lu Xun con Xu Guangping e il figlio (foto di Fiori Picco)

 

 Stessa sorte ebbe lo scrittore Rou Shi, di cui ho tradotto “La madre schiava e altri racconti”. Lasciò in campagna la moglie ignorante e con i piedi fasciati e, a Shanghai, si innamorò della collega Feng Keng, con cui poi andò a convivere. Quest’ultima lo conquistò con il suo intelletto. I due furono giustiziati dal Governo del Partito Nazionalista, insieme ad altri tre martiri della Lega degli Scrittori di Sinistra.

Ancora oggi in Cina sono considerati degli eroi per essersi sacrificati in nome delle loro idee avanguardiste.

 

 

 

 

Lo scrittore Rou Shi (foto di Fiori Picco)

 

 

La scrittrice Feng Keng (foto di Fiori Picco)

 

Anche quello di Rou Shi fu un matrimonio imposto, se di matrimonio si può parlare, considerato che per la legge non aveva alcun valore. Ecco spiegato il mistero della poligamia e del concubinato diffusi tra le classi abbienti. Un uomo poteva avere diverse mogli, ma la prima era la più riverita e autorevole. In realtà erano tutte uguali, nella stessa triste condizione.

Con la nuova Cina, numerosi furono i cambiamenti sociali. Le donne conquistarono il diritto di esprimersi e di decidere della propria vita. Furono infatti soprannominate “l’Altra Metà del Cielo”: creature paritarie da amare e da rispettare.

Dei  grandi letterati  del passato rimangono alcuni aneddoti simpatici e interessanti che ci fanno riflettere sulla condizione femminile dell’epoca.

Nella giornata dell’8 Marzo, il mio  messaggio di solidarietà e di vicinanza  è rivolto a tutte quelle donne che, come Zhu An, soffrono per mancanza di libertà: il valore più importante. 

 

FIORI PICCO

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