mercoledì 16 aprile 2025

AperiChiacchiera con ... Ilaria Vecchietti, I Tarocchi; Scuola egiziana (5)

  

 

Ciao,

la chiacchierata continua con Ilaria con il periodo egiziano

 

MC – Per iniziare... parlaci come mai gli egiziani sono collegati ai tarocchi?

I – Buongiorno a tutto il blog 😊

Come detto nelle precedenti interviste, la storia dei Tarocchi si è persa con il passare dei secoli, non si ha certezza sulla loro nascita e creazione.

Alcuni però pensano che siano legati ai geroglifici egizi.

MC – Ricordi chi li ha collegati ai geroglifici?

I – Il massone francese Antoine Court de Gébelin.

MC – Thot, conosciuto anche come Ermete Trismegisto?

I – Cioè il 3 volte sommo, esperto di Alchimia, autore della tavola smeraldina, su cui si trovavano incise le istruzioni che racchiudevano il segreto dei segreti, la costruzione della pietra filosofale, base anche moderna di studio per coloro che vogliono dedicarsi all’”arte regale”.

Thot era il Dio egizio delle lettere, dei numeri e della geometria. Inoltre si pensi che sia lui l’autore dei Tarocchi.

Ho scoperto che esiste anche un mazzo specifico creato da Aleister Crowley e Lady Frieda Harris.

(Interessante, che ne dici parliamo anche della pietra filosofale e di Thot?)

Thot, come ho detto, è una divinità egizia, della sapienza, della scrittura, della magia, della misura del tempo, della matematica e della geometria. Veniva rappresentato sotto forma di ibis, o meno frequente come babbuino. Essendo quindi una divinità legata alla conoscenza, era protettore degli scribi.

Il mito dice che avrebbe scritto i 42 libri della conoscenza, in tutti i campi, quindi anche l'alchimia.

Un testo, che secondo la leggenda è opera del Dio, è la Tavola di smeraldo ed è considerata la base per la pratica e la filosofia alchemica occidentale, quindi si dice che ci sia scritto anche il segreto della fantomatica “pietra filosofale”, cioè quel catalizzatore che donerebbe l’immortalità e l’onniscienza.

 

MC – Perché veniva chiamato tre volte sommo?

I – Era un’usanza egizia ripetere grande riferendosi alle divinità. (interessante)

MC – Come è arrivata nell’occidente il suo libro e il suo pensiero?

I – Si pensa che i Tarocchi siano arrivati in Europa con i Mamelucchi egiziani, ma più che il libro arrivarono proprio le carte, anche perché si dice che i “Libri di Thot” erano 42, lasciati sulla terra dal Dio e nascosti in biblioteche egizie segrete, ora dispersi.

MC – C’è una differenza di lettura o interpretazione da questi tarocchi e i nostri oggi?

I – Credo di sì, anche perché oggi si tende a collegare la lettura dei Tarocchi alla predizione del futuro. Diciamo che più che predire il futuro i Tarocchi sono una sorta di guida.

MC – Perché venivano chiamate Lame?

I – L’unica spiegazione che ho trovato è che originamene erano incisi su delle lamine. Non so però quanto sia attendibile, anche perché se erano originari degli egizi è più probabile che fossero scritti su papiri. (in effetti J )

MC – Hai qualche libro o autore da suggerire per approfondire questo argomento?

I – Se intendi un approfondimento sull’origine dei Tarocchi no, anche perché appunto non avendo una certezza ognuno tende a dire la sua.

Se invece intendi libri per imparare la divinazione, posso consigliare “I vecchi tarocchi italiani di Gumppenberg” di Isa Donelli e “Guarda oltre ciò che vedi” di Emanuela A. Imineo.

Inoltre seguo su Youtube una ragazza che fa letture collettive e aveva creato i suoi mazzi, spiegando i vari significati: si chiama Mara Official.

MC – Hai qualche altra cosa da aggiungere?

I – Al momento no… ma spero presto di parlarvi di una novità riguardante il tema dei Tarocchi 😊

Al momento è un progetto top secret 😉

MC – sono curiosa J

Alla prossima.

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