mercoledì 26 gennaio 2022

Maria Teresa De Donato e i suoi libri, Conquistare l'Invisibile: Approccio Olistico al PTSD


 

Ciao,

Maria Teresa oggi ci parla di un argomento particolare…

Buona lettura.

 

 

Conquistare l'Invisibile: Approccio Olistico al PTSD

 

1 – Cosa è il PTSD?

Il disordine da stress post-traumatico (dall'inglese Post-traumatic Stress Disorder) (PTSD) è una grave condizione mentale che sconvolge ogni anno migliaia di vite. Lo stress è una risposta fisiologica o biologica che il nostro corpo fornisce quando si sente minacciato o quando reagisce ad una sfida o ad altri stimoli.  ... Ansia e paura sono generalmente le emozioni che caratterizzano la risposta ‘combatti o fuggi’ allo stress.” (De Donato, 2016, Introduzione)

Bisogna precisare, però, che il Disordine da stress post-traumatico non è una forma normale di stress, cui tutti noi possiamo, in una misura o nell’altra, essere costretti a confrontarci, ma una tipologia molto più grave. È la conseguenza di un trauma, ossia di un evento sconvolgente e spaventoso di cui il soggetto è vittima, o anche solo testimone. Il trauma subìto può danneggiare l’individuo sia fisicamente sia psicologicamente. Eventi strettamente legati a guerra, atti di terrorismo, stupro, abuso fisico, emotivo e/o mentale e a disastri naturali possono causare l’insorgere del PTSD.

Avendo già spiegato che lo stress dipende dalla percezione personale che il soggetto ha di situazioni ed eventi è chiaro che non tutte le persone duramente provate nella vita svilupperanno questa condizione (PTSD), ma solo alcune. 

 

2 – Perché è aumentata questa patologia in questi ultimi anni?

Essendo comunque legata allo stress, questa patologia è aumentata come conseguenza dell’incremento dei livelli di stress, situazione che, paradossalmente, si verifica non solo ma soprattutto nelle nazioni più sviluppate ed industrializzate. Questa è una ulteriore conferma di quanto  le condizioni e gli stili di vita incidano sulla salute e sul benessere dell’uomo.

 

3 -  È più frequente nelle donne o negli uomini?

I dati statistici indicano che le donne hanno maggiori probabilità di diventare vittime del PTSD.

 

4 - È legata all’età, ambiente,  zona geografica…

Non necessariamente all’età, ma i dati mostrano che il PTDS colpisce molte persone che vivono o sono vissute in zone di guerra. Il PTSD può dipendere anche da altro, da traumi riportati in seguito a stupro, incesto, abuso e violenza fisici, psichici e/o mentali.

 

 

5  - Come è cambiato l’approccio a questa malattia e come reagiscono le persone che ne sono coinvolte e i loro familiari?

Essendo io naturopata ed omeopata e non un medico, posso, nell’ambito delle mie competenze, dire solo che “mentre la medicina tradizionale (occidentale), per mezzo della ricerca e degli studi clinici, continua a cercare risposte e mezzi più efficaci per combattere gli effetti del PTSD, o persino prevenirlo, così come possibili modi per riuscire ad identificare fattori genetici che possono contribuire a rendere alcuni individui più proni di altri ad essere affetti dal PTSD come conseguenza di eventi traumatici nella propria vita...” l'approccio olistico cerca di migliorare le condizioni di vita dell’individuo che soffre di PTSD e, laddove la guarigione non fosse possibile, quantomento di aiutarlo a gestire e a convivere meglio con questa patologia. (De Donato, 2016)

 

6 –  Oggi è più facile diagnosticarla e curarla?

Oggi è sicuramente più facile diagnosticarla, ma per quanto riguarda una vera e propria guarigione questa dipende da una serie di fattori che caratterizzano ogni individuo singolarmente. Quindi la guarigione non può essere garantita da nessun professionista né cura specifica, che sia allopatica (medicina moderna occidentale convenzionale) o naturale (tramite le terapie/metodologie olistiche).

 

7 -  Secondo te, la presenza di un animale nella vita di queste persone potrebbe essere un  aiuto nella loro quotidianità?

Certamente. La presenza di un animale, così come molte altre attività, quali ad esempio la danza ed il giardinaggio, benché non siano ‘curative’ di per sé, possono aiutare la persona affetta da PTSD a migliorare le proprie condizioni di salute e di vita. Le terapie naturali e le varie attività, che ad esempio menziono nella mia pubblicazione, hanno anche un’altra funzione, ossia quella di far partecipare in maniera più attiva il soggetto in questione al miglioramento delle sue condizioni, favorendo, laddove possibile, il processo di guarigione. È importante, infatti, che il soggetto si senta parte attiva di qusto processo e non vittima che deve limitarsi a prendere gli eventuali farmaci che potrebbero essergli stati prescritti e di cui, comunque, potrebbe avere assoluta necessità.

 

8 – Secondo te, quali sintomi potrebbero esser campanelli di allarmi per capire se una persona ne è affetta?

A seconda della gravità del trauma subìto, o di cui si è stati solo testimoni oculari, ed il conseguente livello di elevato e prolungato stress che ne consegue, il PTSD è una condizione che non permette  all’individuo di ‘funzionare’ normalmente nella quotidianità come dovrebbe o potrebbe. Ci sono fattori scatenanti che possono riportare l’individuo a rivivere esattamente il trauma subìto. Lo rivive fisicamente, mentalmente e psicologicamente come se quell’evento traumatico si stesse ripetendo in quello specifico istante. Questo evento e, di conseguenza, trauma, può ripetersi ogni volta che l’individuo viene confrontato da situazioni, persone, fatti che glielo riportano alla mente.

Molte persone colpite dal PTSD cercano di convivere con i loro traumi ricorrendo all’uso ed abuso di alcol e/o droghe proprio nel tentativo di lenire le ferite ed i traumi che certi eventi hanno provocato in loro. Quanto prima, quindi, questa condizione viene diagnosticata dal medico tanto meglio è sia per i soggetti che ne sono le dirette vittime sia per i loro familiari. Il PTSD sconvolge, infatti, non solo la vita delle vittime, ma anche quella di tutti coloro che ne sono coinvolti, familiari inclusi.

 

9 – È più facile oggi esserne consapevoli e avere un appoggio dal medico rispetto a qualche anno fa?

Assolutamente sì. La medicina e la ricerca proseguono il loro cammino e quindi anche le terapie – farmacologiche e quelle psicoterapeutiche – migliorano, così come aumentano sia le informazioni disponibili sia la presa di coscienza della portata e gravità di questa condizione da parte sia delle vittime sia dei familiari.

 

10 – Hai qualche consiglio da dare e se vuoi aggiungere qualcosa sull’argomento…

Come naturopata ed omeopata ho una visione olistica della Vita in generale e della salute e del benessere umani in particolare. Nel caso di Disordine da Stress Post-traumatico molto spesso il trattamento necessita di farmaci. Ritengo, tuttavia, come è stato dimostrato nel corso dei secoli e come riconoscono anche molti medici allopatici oggi, che l’approccio migliore alla salute e a qualsiasi problema ad essa legato in cui ci si imbatta sia proprio quello olistico.

Prendere in considerazione tutti gli elementi che compongono l’essere umano, quindi corpo fisico, mente e psiche piuttosto che focalizzarsi solo sui sintomi è sempre il modo migliore e più saggio da seguire. Questa mia pubblicazione Conquistare l'Invisibile: - Approccio Olistico al PTSD, disponibile nei formati cartaceo e kindle/eBook non è intesa come sostitutiva del parere medico né, tantomeno, come alternativa ad aventuali trattamenti farmacologici e/o psicoterapeutici che dovessero essere prescritti. Questo mio libro può e deve essere inteso solo quale strumento integrativo a tali terapie ed un eventuale ausilio per le vittime del PTSD affinché queste possano partecipare in maniera sempre più attiva al processo di guarigione, laddove sia possibilie, o quantomeno contribuire a migliorare le proprie condizioni di vita nei casi in cui una totale guarigione non fosse possibile.

 

 

 

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