Ringrazio Piercarlo Lava per la bella recensione che ha fatto in AlessandriaToday di una delle mie interviste "Aperichiacchierata".
Grazie e buona lettura-
Ringrazio Piercarlo Lava per la bella recensione che ha fatto in AlessandriaToday di una delle mie interviste "Aperichiacchierata".
Grazie e buona lettura-
Estratto dal mio libro...
...
Sapeva già quello che avrebbe fatto, sarebbe entrato, le avrebbe dato un bacio sulla guancia,
si sarebbe seduto nella poltrona vicino alla finestra e avrebbe ripreso a leggere il libro che
aveva acquistato da poco; uno dei tanti che leggeva in quel periodo.
Tutti con lo stesso argomento.
Era così da dopo l’incidente, erano passati circa tre mesi e gli era andata bene, qualche frattura
e uno shock per aver battuto la testa malgrado le cinture mentre l’auto era un ammasso di lamiere.
Quando era tornato a casa per la convalescenza, sembrava che tutto procedesse per il meglio,
poi un giorno avevano incontrato nell’ascensore Fausto e Ida gli aveva chiesto come andava
da quando era scomparsa sua moglie; in quel preciso istante, in cui Fausto cercava di darsi
coraggio, suo marito aveva cambiato espressione.
“Frangenti” di Federico Soldicino (Self, 2024)
Federico Soldicino è un uomo di montagna, eppure ama il mare, e nella vastità dell'Oceano trova la quintessenza di questa dimensione. E' l'infinito che racchiude i significati della vita, la “metafora
del tuffo nell’ignoto”. E con i suoi versi proprio questo fa: tuffarsi nel profondo della vita,
scandagliare, valutare i pro e i contro, per poi risalire in superficie con consapevolezza rinnovata. Mostrandoci i tesori degli abissi in chiuse rivelatrici.
La silloge “Frangenti” si ispira alle onde del mare, ipnotiche, potenti, in moto perpetuo.
Suddivisa in quindici capitoli, segue un percorso di crescita analizzando le varie sfaccettature
della vita. Parte dagli Opposti, le Paure, Trappole e Zone d'ombra, per sfociare nelle Emozioni,
nella Bellezza, fino all'Amore e alla Felicità. Ogni tema viene introdotto da un pensiero in prosa,
che già ci inserisce nell'argomento e ci invita alla riflessione. Seguono una manciata di poesie in
tema, spesso di breve durata, ma di forte significato.
Queste poesie sono in realtà pensieri, meditazioni, che ci rivelano una personalità matura, di chi dalla
vita ha imparato le sue lezioni. Il linguaggio è semplice, ma d'effetto, a volte arricchito da rime e assonanze, un poetare chiaro e lineare che ci invita a interrogarci sul senso della vita, sull'amore,
sulle complicanze ma anche gioie che siamo chiamati ad affrontare. Una raccolta per chi ha ancora
voglia di imparare e di farsi domande, per chi non veste l'arroganza del considerarsi arrivato.
Le mie preferite: “Testamento” e “Guardo avanti”.
Citazioni:
“Leggerezza”: ...Leggerezza. /Ali da indossare all’occorrenza e nelle giuste dosi, /perché la vita è una,/ il resto son pensieri.
“Noi”: Nel Noi ci stiamo in molti, / forse tutti… / tutti, tranne Solitudine.
“Il tempo che passa”: ...mentre la fiamma traballa e si consuma. Così è il nostro tempo che passa. Non ci resta che uno sguardo intorno, e uno attento allo stoppino.
Ciao,
anche questa sera Ilaria ci parlerà di una mitologia poco conosciuta.
MC – Prima di iniziare dove prendiamo il nostro aperitivo?
Ilaria – Buonasera, sono felice di approfondire con voi anche questa mitologia.
Allora andiamo a Vicenza oggi 😊
MC – E cosa ci offri?
I – Oggi facciamo solo un caffè, che ne dici? (io lo prendo macchiato, grazie)
MC – Armenia dove si trova e i loro miti a quando risalgono?
I – L’Armenia è uno stato asiatico, confina a ovest con la Turchia, a nord con la Georgia, a est con l'Azerbaigian, e a sud con l'Iran e l'exclave azera del Naxçıvan a sud.
È una mitologia antichissima perché risale addirittura alla mitologia protoindoeuropea, quindi dei popoli autoctoni prima che iniziassero le migrazioni.
MC – Che tipo di mitologia è la protoindoeuropea?
I – Si tratta dell’ipotetica religione dei protoindoeuropei, come detto dei popoli autoctoni prima delle grandi migrazioni che formarono così tutte le popolazioni che conosciamo.
MC – Chi sono i popoli autoctoni?
I – I popoli autoctoni sono i popoli originari, e appunto la mitologia armena è così antica che riguarda i popoli originari della zona.
MC – Credo che questa mitologia sia tra le più vecchie o mi sbaglio?
I – Esatto, poi ovviamente con il tempo ha avuto contaminazioni di altre culture come quella ittita, mesopotamica, iraniana e greca.
MC – Ho il sospetto che parleremo prima o poi anche di queste J
I – Va benissimo 😊
MC – Perché gli antichi armeni si chiamavano i figli del sole?
I – Questo perché gli antichi armeni veneravano un creatore, Ar o Ara, identificato come il sole (Arev o Areg). (Magari approfondiremo meglio in una prossima chiacchierata)
MC – Zoroastrismo ebbe una grande influenza nella religione armena, perché e di cosa si tratta?
I – Lo Zoroastrismo è la religione basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra, non ho trovato una risposta certa, ma penso che il motivo sia dovuto al fatto che il Zoroastrismo si diffuse soprattutto nell’attuale Iran e quindi ci fu una vicinanza con questi popoli.
MC – Mi incuriosisse il profeta Zarathustra, che ne dici ne parliamo più avanti?
I – Zarathustra fu un mistico iranico, profeta del Mazdeismo e autore delle cinque gāthā raccolte nell'Avestā.
Non si conosce con precisione in quale periodo visse, si ipotizza tra l'XI e il VII secolo a.C. Ipotesi più recenti lo collocano tra il XVIII secolo a.C e il XV secolo a.C.
Ma se vorrai parlarne sono qui 😉
MC – Dei e Dee di questo popolo in cosa sono diversi o uguali ad altre divinità?
I – Il pantheon della mitologia armena pre-cristiana cambiò nel corso del tempo, influenzato dalle culture anatoliche, semitiche, iraniane e greche.
Ma, in comune con altre mitologie, è la presenza di una triade di Dei supremi, in genere formati da un Dio creatore, una Dea madre e un figlio Dio del tuono.
Arev o Ar: Dio del sole.
Astɫik: Dea della fertilità.
Ayg: Dea dell'alba.
Angeł: Dio dell'oltretomba.
Amanor: Dio del nuovo anno.
Vanatur: Dio dell'ospitalità.
Tsovinar o Nar: Dea del mare e dell'acqua, e forse anche dei fulmini.
MC – Interessante, magari approfondiremo anche di questi dei prossimamente che ne dici?
I – Va bene 😊
MC – Che dici, ci diamo appuntamento per un’altra serata insieme?
I – Con piacere, mi piacciono molto queste chiacchierate 😊
Buona lettura a tutti!
Scheda
Titolo: Lucifer e la Guerra del Regno dei cieli.
Pagine: 252
Genere: Dark Fantasy/Urban Fantasy (Con sfaccettature LGBT/MM nella II parte)
Trope: Enemies To Lovers; The chosen one;Love Triangle Trope.
Link: https://www.amazon.it/Lucifer-Guerra-del-Regno-Cieli-ebook/dp/B0F92MSZQ1/
Trama/Quarta di copertina:
Il confine tra il mondo umano e gli Inferi si sta spezzando. Una forza oscura e inarrestabile
sta dilagando, portando caos, follia e distruzione. È l’inizio della Grande Guerra.
Eva, giovane strega e impavida cacciatrice, si ritrova coinvolta in una battaglia che va ben oltre ciò
che ha mai conosciuto. Insieme al suo amico fidato Jason, dovrà affrontare la creatura più
enigmatica e temuta di tutte: Lucifer, la cosiddetta Stella del Mattino.
Ma Lucifer non è il male incarnato che le antiche leggende narrano. È un essere potente,
dal passato oscuro e sepolto, privo di ricordi, ma colmo di verità taciute. Dietro al suo sguardo
glaciale si cela un mistero che potrebbe cambiare le sorti dell'intero universo.
Costretti a un’alleanza impossibile, Eva, Jason e Lucifer dovranno risvegliare i Custodi di un
antico potere primordiale, I Cavalieri della Luce, e decifrare l’antico Diario di San Faustina,
una reliquia sacra, leggibile solo dal sangue puro di un Nephilim.
Ma la salvezza ha un prezzo. Il Regno dei Cieli è tutt'altro che benevolo, e gli Arcangeli sono
sul piede di guerra per una lotta al potere. Segreti, tradimenti e rivelazioni scuoteranno ogni
certezza.
Perché Lucifer si chiama davvero Portatore di Luce? E se fosse proprio lui la chiave per la salvezza,
e non la dannazione?
Estratto:
Per la prima volta, Lucifer aveva davanti qualcuno disposto a sacrificarsi per lui. Era questo
l’amore di cui aveva dimenticato il significato? Quel sentimento che sapeva di luce? Non poteva
e non era indifferente a tutto questo. Prese la mano della ragazza e la mise sul suo petto, dove si
sentiva il cuore battere in modo ritmico e veloce. Sentì poi qualcosa scendergli lungo il viso,
qualcosa di caldo e bagnato, la sua vista si era appannata. Stava piangendo?
«Se sei disposta a morire per me… allora vivrò per te. Ti starò accanto. Non ti lascerò mai.
Nessuno ti farà del male, finché avrò vita» dichiarò il ragazzo, la voce rotta da un’emozione
nuova, quasi violenta, che gli incendiava il petto. Finalmente si lasciava andare, sentendosi
come liberato da catene invisibili.
Eva sorrise e si sollevò sulle punte per stampargli un bacio sulle labbra. Un bacio che si
trasformò in qualcosa di più travolgente. Una scintilla che accese una tempesta.